Secondo Loren Thompson, esperto di sicurezza internazionale di Forbes, il ruolo strategico dell’Italia sta cambiando. Il nostro paese si sta avvicinando sempre di più agli Stati Uniti. Ma quali sono le ragioni dietro questo “avvicinamento”?
Che il Bel Paese fosse dal punto di vista geografico interessante, forse già lo sapevamo. Il suo clima caldo e la sua posizione al centro del Mediterraneo ne hanno da sempre costituito un punto di forza, sia a livello commerciale che culturale. A un primo sguardo ciò che potrebbe accrescere la sua utilità è senza dubbio centralità della posizione del territorio italiano. Geograficamente il Paese è posizionato in un punto chiave tra Est e Ovest e tra Nord e Sud.
Se si analizzano i paesi vicini facendo considerazioni politiche generali, anche i meno esperti potranno notare che a causa della Brexit e l’uscita conseguente della Gran Bretagna dall’Unione Europea l’atteggiamento britannico è decisamente mutato, focalizzandosi in questo primo momento su altre questioni. La Germania e la Francia, invece, presentano una situazione diversa. La prima appare fortemente incentrata nell’acquisizione della sua supremazia politica, sostiene ancora Thompson, e la seconda risulta orientata verso un cambiamento degli accordi sulla sicurezza. L’Italia, a conti fatti ed in silenzio, risulta quindi il partner più affidabile, in quanto la lista degli alleati su cui gli Stati Uniti contano incondizionatamente indubbiamente si restringe.
Analizzando la questione dal punto di vista strettamente istituzionale sembrerebbe pertanto che i rapporti interni alla NATO si stiano dirigendo verso un cambiamento sostanziale. Per ipotizzare quindi un avvicinamento di questo tipo, tra Italia e gli Stati Uniti base fondamentale è la somiglianza di valori tra i due paesi, per la quale condivisione di un patrimonio comune risulta essenziale. Tale “vicinanza” è altresì supportata dalla similarità della politica estera di entrambi i paesi, politica che attualmente sembra vertere verso un costante sviluppo delle relazioni bilaterali.
In ultimo, ma non per questo non degni di nota, si potrebbero considerare altrettanto fondamentali gli investimenti fatti da parte dello stato Italiano sul piano militare, che hanno portato ad una migliore gestione delle risorse a disposizione. Con un limitato budget il nostro paese risulta comunque uno stato chiave nel programma F-35, fornendo parti fondamentali per gli assemblaggi dei caccia.