«Lo stipendio non basta», è diventata ormai la frase più pronunciata dalla maggioranza dei latinoamericani, visti gli alti livelli del tasso di inflazione annuale. Juan Carlos Martínez, professore di economia presso l’università IE Business School, afferma che: «L’America Latina quest’anno sarà la regione con l’inflazione più alta del pianeta».
Essa si appresta a vivere un periodo estremamente delicato in un contesto globale di molta liquidità, di difficoltà nelle catene di approvvigionamento, dell’aumento del prezzo delle materie prime (in particolare il cibo e l’energia), del deprezzamento delle valute dell’America Latina e di una forte ripresa dei consumi.
Per comprendere perfettamente ciò che si sta verificando, è opportuno analizzare dettagliatamente alcuni dati che riguardano l’aumento del tenore di vita. Infatti, in Argentina il costo della vita è aumentato del 52,1%, in Brasile dell’11,1% e in Messico del 6,2% nel mese di ottobre, in relazione con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Questi sono i Paesi che occupano i primi posti della classifica in cui si è registrato un sostanziale aumento del costo della vita, ma non sono gli unici. Quest’ultimi sono seguiti nel ranking da Cile, Perù e Colombia, rispettivamente con il 6%, il 5,8% e il 4,5%. È possibile affermare che questo fenomeno non riguarda solo l’America Latina, ma anche altri Paesi come gli Stati Uniti, dove l’incremento si è attestato al 6,2% nel mese di ottobre, la cifra più alta registrata negli ultimi trent’anni.
Chiaramente, i comparti che più stanno soffrendo gli aumenti inflazionistici risultano essere quelli del cibo, del petrolio, del gas e dell’energia elettrica. In aggiunta, essendo considerati beni di prima necessità, sono le famiglie più vulnerabili a subire gli effetti più duri dell’aumento del costo della vita.
Fornendo esempi più concreti, in Messico, il prezzo dell’olio da cucina è salito vertiginosamente del 32% rispetto allo scorso anno. In Brasile, i settori più colpiti sono stati quelli del cibo, dell’energia elettrica e dell’abbigliamento, raggiungendo i valori più alti negli ultimi 19 anni. In Cile, addirittura il servizio di trasporto aereo è salito del 79,5% e l’inflazione nel Paese ha raggiunto il livello massimo negli ultimi 13 anni. Facendo un paragone, a livello globale, il prezzo del petrolio e quello del grano sono saliti del 69% e il prezzo dell’olio di soia è salito alle stelle, raggiungendo persino un aumento del 100%.
Come si stanno comportando I Paesi dell’America Latina per reagire a questa crisi?
Vi sono diverse reazioni e modi di agire: ad esempio, il Brasile e il Cile, stanno agendo in maniera abbastanza aggressiva sui tassi di interesse. Altri, al contrario, preferiscono aspettare per adottare le misure più adeguate. Ad ogni modo, i forti aumenti dei prezzi avranno un effetto di rallentamento economico, motivo per cui è doveroso che ogni Paese trovi un equilibrio per bilanciare e riprogrammare le sfide future.