Il governo giapponese offrirà un milione di yen (7.200 euro) per bambino alle famiglie che si trasferiranno da Tokyo nelle aree semi-urbane e rurali, nel tentativo di invertire il declino della popolazione nelle regioni.
L’incentivo sarà introdotto ad aprile ed è un drammatico aumento rispetto al precedente, di circa 300.000 yen.
Il pagamento sarà effettuato alle sole famiglie con bambini minorenni che risiedono nei 23 quartieri centrali di Tokyo e nelle zone di Kanagawa, Chiba e Saitama.
In primo luogo, per poter ricevere il denaro le famiglie dovranno vivere almeno cinque anni nel nuovo indirizzo.
Inoltre, chi decide di accogliere l’offerta dovrà soddisfare almeno uno di tre requisiti: continuare il proprio lavoro da remoto, avviare una nuova attività o iniziare a lavorare presso una piccola o media impresa, riporta il quotidiano economico Nikkei.
Un nucleo famigliare con due figli che soddisfi i requisiti minimi, dunque, potrebbe avere diritto a un massimo di cinque milioni di yen.
La metà del denaro proverrà dal governo centrale e l’altra metà dai comuni locali, che contribuiranno ad attrarre nuovi residenti tramite diverse agevolazioni, tra cui l’accesso gratuito in tutti gli asili nido nella prefettura di Kochi.
Difatti, circa 1.300 comuni- circa l’80% del totale -hanno aderito al programma, nella speranza di un cambiamento nell’atteggiamento pubblico nei confronti della qualità di vita che ha preso slancio durante la pandemia, quando molti lavoratori hanno scoperto i vantaggi del lavoro da remoto.
Il governo spera che in questo modo almeno 10.000 persone si saranno trasferite dalla capitale alle aree rurali entro il 2027.
Per decenni, le persone in tutto il Giappone sono emigrate nei suoi centri urbani in cerca di opportunità di lavoro. Tokyo rappresenta infatti la città più popolosa del paese, con circa 37 milioni di abitanti.
Prima della pandemia, il numero di persone che si trasferivano a Tokyo superava le 80.000 persone ogni anno. Questo modello migratorio, combinato con il rapido invecchiamento della popolazione e il tasso di natalità basso, ha lasciato le città rurali con sempre meno residenti.
Questo ultimo tentativo di rinvigorire le regioni rurali, infatti, arriva insieme ad un altro calo della popolazione giapponese.
Secondo i dati del governo, la popolazione ha subito un calo record e si prevede che crollerà dagli attuali 125 milioni a circa 88 milioni entro il 2065.
Inoltre, il tasso di natalità rimane al di sotto del necessario per sostenere l’attuale dimensione della popolazione, mentre il numero di ultrasessantacinquenni continua a crescere, riporta il The Guardian.