A Dacca, capitale del Bangladesh, un edificio utilizzato come snodo per le merci all’ingrosso è esploso causando 15 morti e 140 feriti. Le autorità non sono riuscite a capire né la natura né il motivo dell’incidente avvenuto intorno alle 17 ora locale (11:oo GMT).
«Finora, sono morte 15 persone, di cui 2 donne e 13 uomini, e più di 140 feriti sono stati portati al Dacca Medical College Hospital (DMCH)», ha dichiarato l’ispettore Mia Bachchu, secondo quanto riportato da Al Jazeera.
In Bangladesh i disastri industriali sono sempre più comuni, infatti, l’esplosione a Dhaka non è un episodio isolato: tante sono le tragedie e i morti causati da un sistema di sicurezza non appropriato nei complessi commerciali e industriali.
Nel 2012 sono morti intrappolati in una fabbrica di abbigliamento 117 lavoratori, le porte erano chiuse e gli operai non sono riusciti a fuggire. Un anno dopo, avviene nel paese il peggior disastro industriale, la fabbrica di abbigliamento Rana Plaza “fuori Dacca” crolla uccidendo più di 1.100 persone.
Nel 2021 a causa dell’incendio divampato durante la notte nell’impianto dell’azienda alimentare Hashem Food and Beverage, sono morte 52 persone.
Le autorità davanti a questi avvenimenti hanno deciso di imporre delle regole più severe per migliorare la sicurezza nell’industria locale. Tuttavia, alcuni settori non riescono a implementare le nuove direttive per quanto riguarda la sicurezza della propria industria, infatti, molti settori continuano ad essere colpiti da gravi carenze.
La formazione del personale e l’adattamento alle nuove norme sulla sicurezza, può costituire un problema soprattutto per le fabbriche di piccole e medie dimensioni a causa dei prezzi inaccessibili.