domenica, 8 Settembre 2024
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Francia accusata di “pulizia sociale” in vista delle Olimpiadi di Parigi

I gruppi per i diritti umani accusano la Francia di allontanare migranti e senzatetto da Parigi per “abbellire” la città prima dei Giochi olimpici

La Francia si prepara ad ospitare le Olimpiadi estive 2024, che si terranno dal 26 luglio all’11 agosto e in occasione delle quali, secondo alcuni gruppi per i diritti umani, il Paese starebbe mettendo in atto una vera e propria pulizia sociale, liberando strade ed edifici della capitale da senzatetto e occupanti abusivi. Molti di loro sono immigrati e rifugiati in posizione regolare che attendono di essere ricollocati in strutture idonee nella città.

Non solo immigrati, anche clochard, sex worker e tossicodipendenti. Sono tutti coloro che confluiscono nello spesso strato di persone in situazioni vulnerabili che abitano Parigi e i suoi dintorni, e per le quali dallo scorso anno il Governo francese ha messo a disposizione dieci rifugi temporanei dislocati in tutto il territorio nazionale, riferisce il New York Times.

«Le operazioni di sfratto non sono una novità e non sono state create con le Olimpiadi in mente», ha affermato Paul Alauzy, portavoce di Revers de la médaille, gruppo che riunisce dall’ottobre 2023 oltre 80 organizzazioni non-profit.

Come dichiarato a marzo dal Ministro dello Sport Amélie Oudéa-Castéra, la rimozione dei senzatetto dalla regione di Parigi fa parte di un programma di emergenza che mira a distribuire il peso della loro gestione su tutto il territorio francese. «Operazioni di questo tipo vengono condotte regolarmente, non sono dettate dall’agenda olimpica», ha continuato il Ministro, come riporta France 24.

Tuttavia, «ad essere cambiato con l’avvicinarsi dei Giochi olimpici è la frequenza con la quale i siti occupati vengono ripuliti e il sistematico invio delle persone rimosse in altre regioni della Francia», ha fatto notare Paul Alauzy. Il numero di allontanamenti è aumentato da 15 registrati tra il primo maggio 2021 e il 30 aprile 2022 a quasi 50 tra il primo maggio 2023 e il 30 aprile 2024, secondo i dati raccolti dall’Observatoire des expulsions de lieux de vie informels (Osservatorio sugli sfratti dagli spazi abitativi informali).

Ad aprile, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla casa ha criticato su X questa pratica, paragonandola a quanto altri Paesi hanno fatto in passato in occasione di grandi eventi: «Gli sfratti per abbellire Parigi prima delle Olimpiadi sono simili a ciò che Cina e India hanno fatto prima di altri mega-eventi. Come giustifica questo la Francia? È compatibile con la Risoluzione del Consiglio per i diritti umani 13/10 che invita gli Stati a rispettare il diritto all’alloggio, specialmente dei gruppi marginalizzati?»

Il programma dovrebbe garantire una collocazione alternativa per le persone sfrattate, che sono soprattutto uomini soli. In concreto, una volta condotte in autobus in altre città francesi, queste persone vivono per un massimo di tre settimane in apposite strutture dove, se ritenute idonee, possono presentare domanda d’asilo. La maggior parte di loro, però, finisce senza casa in una nuova città a causa della carenza di alloggi di emergenza, oppure riceve ordine di espulsione, scrive ancora il New York Times.

Secondo le autorità, l’obiettivo di queste operazioni è ufficialmente quello di ridurre il sovraffollamento del sistema degli alloggi di emergenza nella regione parigina.

Anna Valle
Studentessa di Investigazione, Criminalità e Sicurezza internazionale
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