Il 6 gennaio 2025, l’Indonesia è diventata ufficialmente un membro a pieno titolo del blocco BRICS, composto originariamente da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. L’annuncio è stato dato dal Brasile, attuale presidente rotante del gruppo per il 2025, che ha elogiato il contributo di Jakarta nella riforma delle istituzioni di governance globale e nel rafforzamento della cooperazione Sud-Sud.
L’arcipelago indonesiano, con una popolazione di oltre 270 milioni, è la prima nazione del sud-est asiatico a entrare nel BRICS. La sua adesione è stata approvata durante il vertice BRICS del 2023 a Johannesburg ma, come riportato da Reuters, la potenza asiatica ha posticipato la sua partecipazione formale fino all’insediamento del nuovo governo guidato dal presidente Prabowo Subianto, in carica da ottobre 2024.
Il Ministero degli Esteri indonesiano ha accolto con favore l’annuncio: in una dichiarazione riportata da Al Jazeera ha definito l’adesione «un passo strategico per migliorare la collaborazione e la cooperazione con altre nazioni in via di sviluppo, basato sul principio di uguaglianza, rispetto reciproco e sviluppo sostenibile». A sostenere l’ingresso del Paese figura il ministero degli Esteri brasiliano Mauro Vieria, fiducioso che l’Indonesia possa contribuire positivamente alla cooperazione all’interno del Sud Globale.
Il blocco BRICS, fondato nel 2009, si è recentemente ampliato includendo Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Considerandosi un contrappeso al G7, l’alleanza ha tra i suoi obiettivi principali la “de-dollarizzazione” del commercio internazionale, una strategia che ha attirato le critiche del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha minacciato sanzioni economiche contro i membri del blocco, secondo quanto riportato DW.
Il prossimo vertice BRICS si terrà a Rio de Janeiro a luglio 2025, sotto la presidenza del Brasile, con l’intento di rafforzare ulteriormente la cooperazione economica e politica tra i membri.