mercoledì, 22 Gennaio 2025
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Sudan: l’esercito riconquista Wad Madani, città strategica nel conflitto contro le forze ribelli

Le Forze Armate Sudanesi avanzano nella capitale dello stato di Gezira, mentre il conflitto continua a devastare l'intero Paese

Le Forze Armate Sudanesi (SAF) hanno annunciato la riconquista della città strategica di Wad Madani, capitale dello stato di Gezira, strappandola al controllo delle Forze di Supporto Rapido (RSF), che la occupavano dal dicembre 2023. In un comunicato riportato da The Guardian, l’esercito sudanese ha dichiarato che le sue forze sono entrate a Wad Madani la mattina dell’11 gennaio e che stanno lavorando per «eliminare i ribelli all’interno della città».

Wad Madani è un nodo cruciale per i collegamenti tra stati e rappresenta una posizione strategica per il conflitto in corso. Le SAF hanno avanzato rapidamente verso la città nei giorni precedenti, conquistando vari villaggi e il ponte di Hantoub, un passaggio chiave per accedere alla città.

Il leader delle RSF, Mohamed Hamdan Dagalo, noto come Hemedti, ha ammesso la sconfitta, attribuendola alla superiorità aerea delle SAF e all’utilizzo di droni di fabbricazione iraniana. Tuttavia, ha promesso di continuare a combattere fino alla vittoria «anche se dovesse richiedere altri vent’anni», come riportato dalla BBC.

Il conflitto, scoppiato nell’aprile 2023, ha devastato il Sudan, causando migliaia di vittime e lo sfollamento di circa 12 milioni di persone, secondo quanto riportato da Al Jazeera. La guerra ha generato una delle crisi umanitarie più gravi al mondo, lasciando vaste aree del Paese sull’orlo della carestia. Sia le SAF che le RSF sono accusate di gravi crimini di guerra, inclusi attacchi contro civili, violenze e saccheggi sistematici. Gli Stati Uniti hanno recentemente imposto sanzioni a Hemedti e hanno dichiarato che il suo gruppo è responsabile di veri e propri genocidi.

La riconquista di Wad Madani rappresenta una svolta potenzialmente decisiva per le SAF, che controllano ora gran parte del nord e dell’est del Sudan, oltre a porzioni di Khartoum. Tuttavia, le RSF mantengono il controllo di vaste aree nel Darfur occidentale e nel sud del Paese.

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