Il Segretario di Gabinetto per il Servizio Pubblico, Justin Muturi, ha accusato pubblicamente il Servizio Nazionale di Intelligence (NIS) di essere dietro il rapimento di suo figlio, Leslie, durante le proteste contro il governo dello scorso anno. Muturi ha raccontato di come, dopo il rapimento del figlio, sia stato necessario l’intervento diretto del presidente William Ruto per garantire il suo rilascio. Questo episodio segna una rottura significativa, in quanto il ministro è il primo membro del governo a criticare pubblicamente la gestione del fenomeno crescente dei rapimenti in Kenya, che ha coinvolto anche attivisti antigovernativi.
Le dichiarazioni di Muturi, riportate dalla BBC, descrivono dettagliatamente gli eventi che hanno portato al sequestro di suo figlio il 22 giugno 2024. Il ministro ha rivelato di aver contattato direttamente Ruto, che ha chiamato il direttore generale del NIS, Noordin Haji, per ordinare il rilascio immediato del giovane. Nonostante le dichiarazioni pubbliche di Ruto di non essere a conoscenza delle circostanze legate ai rapimenti, l’intervento presidenziale ha sollevato interrogativi sul ruolo del governo in queste pratiche.
Le accuse di Muturi sono state respinte da alcuni esponenti del partito di Ruto, tra cui il capogruppo parlamentare Silvanus Osoro Onyiego, che, secondo quanto riportato da Reuters, ha accusato Muturi di inventare una giustificazione per un arresto legato a droga piuttosto che a motivazioni politiche. L’incidente ha sollevato anche polemiche politiche interne, con richieste di dimissioni nei confronti di Muturi per aver criticato pubblicamente il governo. Nel frattempo, il presidente ha minimizzato la gravità della situazione, riducendo i rapimenti a «episodi di azioni eccessive da parte di membri dei servizi di sicurezza».
Nonostante le tensioni politiche interne e le resistenze, l’incidente ha messo in luce le fratture all’interno dell’amministrazione di Ruto, mentre i diritti umani in Kenya sono sempre più sotto esame, con attivisti e gruppi per i diritti che denunciano l’uso di rapimenti per reprimere l’opposizione.