In Moldavia si è svolto un referendum sull’ingresso del Paese nell’Unione Europea. Con il 99,6% dei voti scrutinati, il “Sì” ha ottenuto il 50,46% delle preferenze, mentre il “No” ha raggiunto il 49,54%, come riportato dalla BBC.
Gli elettori hanno votato anche per le presidenziali, dove però la candidata Maia Sandu, pro-Ue, non è riuscita ad essere rieletta e dovrà affrontare un secondo turno il mese prossimo; Sandu ha infatti ottenuto il 41% dei voti. Aleksandr Stoianoglo, invece, sostenuto dal Partito pro-Russia dei socialisti, ha ottenuto il 26% dei voti, superando le previsioni. Queste votazioni erano ritenute fondamentali per il Paese, che si trova a dover scegliere tra l’avvicinamento all’Unione Europea e il mantenimento del tradizionale legame con la Russia.
Secondo quanto riportato dalla BBC, Maia Sandu ha commentato le elezioni, accusando i «nemici» della Moldavia e i gruppi criminali, di tentare di comprare i voti, sottolineando quanto questo sia un fenomeno che mette a rischio la democrazia. Sandu ha inoltre dichiarato che il risultato delle elezioni sarebbe dovuto a un’influenza straniera sulla politica della Moldavia. Sebbene non abbia mai esplicitamente accusato la Russia, le autorità moldave hanno scoperto una serie di pagamenti provenienti da Mosca a persone pagate per votare contro l’ingresso nell’Ue del Paese. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle accuse dichiarando che Sandu dovrebbe presentare delle «prove» a sostegno delle sue dichiarazioni riguardo l’influenza russa sul referendum. Ad aumentare i sospetti ci sono anche le dichiarazioni di Ilan Shor, un politico moldavo pro-Russia, che ha dichiarato che pagherebbe per convincere «più persone possibili» a votare No o ad astenersi dal referendum. Shor ha anche pubblicato un video chiedendo di votare «per chiunque ma non per Sandu» alle elezioni presidenziali.
Nella regione separatista della Transnistria, sostenuta economicamente, politicamente e militarmente dalla Russia, la BBC ha documentato la pratica della “vendita” dei voti. Una donna, dopo aver votato, ha infatti chiesto informazioni su dove avrebbe ricevuto il pagamento; quando le è stato chiesto se le fosse stato offerto denaro in cambio del suo voto, non ha esitato ad ammetterlo.
Nonostante il tentativo di influenzare la decisione dei cittadini moldavi, il referendum ha comunque dato il risultato auspicato da Sandu, ottenendo la maggioranza di Sì a favore dell’ingresso nell’UE. Come riportato da Le Figaro, la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha scritto un post su X, ringraziando la Moldavia per il suo «coraggio». Anche la Presidente dalla Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata per il risultato, scrivendo sul social X che «nonostante le strategie della Russia, la Moldavia ha mostrato di essere indipendente, di essere forte e di volere un futuro europeo».
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Moldavia ha difatti accelerato il proprio percorso verso l’Unione Europea. Proprio grazie alla lotta alla corruzione portata avanti da Sandu, la Moldavia ha ottenuto lo status di Paese candidato all’Unione Europea nel giugno 2022, come riportato dalla CNN.