Dopo l’eruzione vulcanica che il 19 settembre ha colpito La Palma, nelle Canarie, la vita degli isolani non è ancora tornata alla normalità. Il vulcano Cumbre Vieja ha continuato la propria attività per molti giorni, arrivando a ricoprire 1.219 ettari di terreno e a danneggiare o distruggere 2.988 edifici. Ciò ha costretto all’evacuazione circa 7.000 persone, 2.329 delle quali possedevano abitazioni e terreni all’interno dell’area rasa al suolo.
La maggior parte di loro ha trovato rifugio prevalentemente in due sedi: una è il polo sportivo Severo Rodríguez, a Los Llanos de Aridane, e l’altra è il campo di calcio municipale di El Paso. Quest’ultimo in particolare ha dato riparo a tutte quelle vittime che si sono ritrovate senza un tetto, distrutto dalla lava.
Attualmente l’eruzione sembra essersi interrotta, ma bisognerà aspettare altri cinque giorni affinché l’incubo possa dirsi definitivamente concluso. Lo spiega il Piano d’Emergenza Vulcanica delle Canarie (PEVOLCA), che rassicura anche che la sismicità è di bassa magnitudo e che le emissioni di diossido di zolfo sono di basso livello.
Tuttavia, il PEVOLCA avverte che tutto potrebbe ancora variare. «Non si può scartare l’ipotesi di una ripresa dell’attività stromboliana», viene sostenuto in una relazione scientifica. Inoltre, come afferma José Alberto Gallegos, capo del Secondo Battaglione dell’Unità Militare d’Emergenza (UME) e capo del Gruppo Tattico La Palma, «non è ancora finita, e anche se il vulcano non si riattiva, c’è un nemico invisibile da combattere: i gas».
Si aspetta quindi la fine definitiva dell’eruzione per poter dare il via al progetto di ricostruzione che la ministra dell’Industria, del Commercio e del Turismo, Reyes Maroto, e il presidente del Governo delle Canarie, Ángel Víctor Torres, hanno annunciato domenica 19 dicembre durante un incontro al Parador de Turismo di La Palma. Nell’hotel erano presenti tutti i rappresentanti dei settori imprenditoriali dell’isola, e l’evento ha avuto come finalità quella di presentare un nuovo insieme di misure denominato “La Palma Rinasce”, che prevede 27,3 milioni di euro per supportare tutti i lavoratori autonomi e le PMI danneggiati dal vulcano e per contribuire alla promozione turistica dell’isola.
Nello specifico, è previsto l’investimento di 12,38 milioni di euro destinati alla ripresa e all’incentivazione del turismo nell’isola non appena l’eruzione vulcanica sarà conclusa. Verrà quindi lanciata una linea di bonus turistici della somma di 300 euro l’uno per spronare i viaggiatori a tornare a La Palma per le proprie vacanze durante il 2022.