giovedì, 21 Novembre 2024
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Ucraina: Stati Uniti e Gran Bretagna evacuano parte dei diplomatici da Kiev

Dinnanzi alla costante minaccia di un’azione militare russa, Londra e Washington hanno richiamato parte del personale diplomatico e le loro famiglie dalla capitale ucraina. Sconsigliati viaggi in Russia e Ucraina

Lunedì 24 gennaio, attraverso un comunicato ufficiale diffuso dal Dipartimento di Stato degli Usa, Washington ha disposto l’evacuazione di parte del personale diplomatico a Kiev. Il governo statunitense ha, inoltre, esortato i propri cittadini che si trovano in Ucraina ad abbandonare il Paese, utilizzando il trasporto commerciale o privato.

La decisione, dunque, riflette il costante timore di un’imminente invasione russa dell’Ucraina, rappresentato anche dalle migliaia di truppe che il governo di Putin ha schierato lungo la frontiera. 

Secondo l’Amministrazione Biden, infatti, la Russia sta pianificando una significativa azione militare ai danni dell’Ucraina, pertanto le condizioni di sicurezza sono imprevedibili e possono rapidamente deteriorarsi. 

Lo scorso 21 gennaio, al vertice di Ginevra, il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, pur non avendo raggiunto una svolta nell’ambito del conflitto nel Donbass, hanno manifestato l’intenzione di lasciare aperto il filo del dialogo; tuttavia, le tensioni sembrano aumentare ogni giorno di più.

Sergej Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Russia. Fonte, Wikimedia Commons

Anche il Regno Unito, seguendo la stessa linea statunitense, ha ritirato parte dei suoi diplomatici presenti nella capitale ucraina. Il premier britannico Boris Johnson, infatti, ha invitato il Cremlino a riconsiderare ogni sua azione perché l’invasione dell’Ucraina sarebbe un “passo disastroso, violento, doloroso e cruento”.

Il governo francese, invece, a causa della crescente minaccia russa ha sconsigliato di effettuare viaggi non essenziali verso l’Ucraina.

Gli Stati Uniti e i Paesi della NATO, intanto, stanno continuando a inviare aiuti militari in Ucraina. Biden ha promesso una risposta severa nel caso in cui la Russia dovesse attaccare l’Ucraina.

Il Dipartimento di Stato americano, per fronteggiare la crisi in atto, ha raccomandato i propri cittadini in Russia di mantenere i contatti in caso di necessità. Sollecitando, inoltre, la popolazione statunitense a non effettuare viaggi nel Paese e giustificando la nota con il rischio di persecuzioni da parte degli ufficiali di sicurezza russi nonché di applicazioni arbitrarie delle leggi locali contro di essi. 

Il Dipartimento ha concluso il comunicato, sostenendo che le raccomandazioni sono volte a scongiurare criticità, perché, infatti, in caso di emergenze, il sostegno ai cittadini statunitensi risulterà assai limitato ciò dovuto proprio alla riduzione del personale diplomatico Usa in Russia.

La decisione statunitense, di ritirare parte del personale di ambasciata da Kiev, non è stata accolta con favore dal Paese interessato.

In un comunicato, infatti, il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko ha dichiarato di rispettare questa decisione ma di non condividerla, definendola, appunto, “prematura” e di “eccessiva cautela”. Sottolineando infine, come di recente non si siano registrati cambi radicali circa la situazione di sicurezza; quindi, ciò non significa che tutti i diplomatici Usa debbano abbandonare il Paese.

Denise Ciardiello
Studentessa della Facoltà di Scienze della Politica e delle Dinamiche Psico-Sociali
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