Da Riyadh a Teheran, cieli arancioni luminosi e uno spesso velo di sabbia hanno segnalato l’ennesima giornata tempestosa lunedì 23 maggio in quella che è stata l’ultima di una serie di tempeste di sabbia quasi consecutive senza precedenti quest’anno che hanno sconcertato i residenti e sollevato l’allarme tra esperti e funzionari, che sono convinti che la causa sia il cambiamento climatico.
Le tempeste di sabbia sono tipiche in tarda primavera e in estate, spinte dai venti stagionali. Ma quest’anno si sono verificate quasi ogni settimana in Iraq da marzo.
Le autorità irachene hanno dichiarato la giornata festa nazionale, esortando i lavoratori del governo e i residenti a rimanere a casa in attesa della decima tempesta che colpirà il Paese nei prossimi due mesi. Secondo una dichiarazione, il ministero della Salute iracheno ha accumulato bombole di ossigeno presso strutture nelle aree più colpite.
Più di 1.000 persone sono state ricoverate in ospedale in tutta la nazione con problemi respiratori, ha detto all’agenzia di stampa AFP il portavoce del ministero della Salute Saif al-Badr.
In Siria, i dipartimenti medici sono stati messi in allerta quando la tempesta di sabbia ha colpito la provincia orientale di Deir el-Zor che confina con l’Iraq, ha detto la TV di stato siriana. All’inizio di questo mese, una tempesta simile nella regione ha provocato la morte di almeno tre persone e centinaia sono state ricoverate in ospedale con problemi respiratori. Gli ospedali sono stati preparati e le ambulanze sono in attesa, circa 850 bombole di ossigeno sono state acquistate e le medicine per curare i pazienti con asma sono già tutte negli ospedali.
La seconda pesante tempesta di sabbia in meno di una settimana si è abbattuta anche sulla capitale dell’Arabia Saudita Riyadh, oscurando edifici iconici come il Kingdom Center in una foschia grigia. I funzionari hanno avvertito i conducenti di procedere lentamente. I pronto soccorso della città sono stati allagati questo mese con 1.285 pazienti che si sono lamentati di non riuscire a respirare correttamente.
Decine di voli sono stati cancellati o ritardati.
Secondo gli esperti i cambiamenti climatici, la siccità e la cattiva gestione delle risorse idriche da parte del governo sono i principali responsabili dell’aumento delle tempeste di sabbia. Quest’ultime stanno diventando un “fenomeno primaverile annuale” senza precedenti.