Sunak afferma infatti: «possiamo tenere sotto controllo l’inflazione, anche se potrebbe volerci del tempo per riuscirci». Un elemento positivo è sicuramente l’indipendenza della Bank of England, ma secondo il cancelliere ciò che davvero potrà ridimensionare i tassi d’inflazione attuali è l’introduzione di misure economiche a supporto dei cittadini con un reddito più basso, per fronteggiare l’aumento delle bollette esacerbato dalla crisi del settore energetico a causa del conflitto russo-ucraino.
Inoltre, più di 8 milioni di famiglie a basso reddito che beneficiano del Credito Universale, del credito d’imposta e di quello pensionistico, riceveranno un sussidio di 650 sterline. I cittadini che invece beneficiano già dei sussidi di invalidità riceveranno ulteriori 150 sterline nel mese di settembre.
In vista della stagione invernale poi, le famiglie con almeno un componente in età pensionabile che ricevono il Winter Fuel Payment (ovvero il sussidio per il pagamento del combustibile per il riscaldamento invernale), beneficeranno di un extra di 300 sterline tra novembre e dicembre.
Ma ciò che ha suscitato più scalpore è una tassa di 5 miliardi di sterline, definita dal cancelliere “temporanea”, che interesserà i “proventi straordinari ed inattesi” delle compagnie energetiche, che rispetto allo scorso anno stanno beneficiando di una maggiore domanda per l’approvvigionamento energetico sia come conseguenza delle sanzioni economiche imposte alla Russia per il conflitto in Ucraina, che per la ripresa economica post-pandemia.
Tali misure, seppur provvisorie e limitate nel tempo, sono state messe in campo dal cancelliere per far fronte all’aumento esponenziale del costo della vita nel Regno Unito, che coinvolge soprattutto beni di prima necessità come cibo e carburante, ma anche gas ed elettricità, e si spera possano rappresentare un aiuto concreto per le famiglie britanniche, già in molti casi fiaccate dall’impatto economico della pandemia da Covid-19.