Il crollo netto dei consensi per l’attuale presidente degli Stati Uniti potrebbe costare caro al suo partito, gli strateghi del partito stesso hanno lanciato l’allarme, temono che lo slancio politico subisca una battuta d’arresto. Analizzando i dati del mese di luglio i Democratici risultano ancora in testa rispetto ai Repubblicani, anche se il divario non è enorme, è sicuro però che i Democratici dovranno affrontare una stagione elettorale impegnativa, soprattutto se il tasso di sfiducia verso la presidenza continuerà ad essere in crescita.
Lee Miringoff, direttore del Marist Institute for Public Opinion, ha condotto un sondaggio dal quale è emerso che Biden aveva un basso indice di gradimento, pari al 40%, e che il 41% degli elettori lo disapprovava “fortemente”.
Un sondaggio di Morning Consult del mese di luglio dava l’indice di gradimento di Biden al 40%, la maggioranza degli elettori, il 46%, sostiene che voterà per un democratico quest’autunno, mentre gli elettori che hanno detto che avrebbero votato per i candidati repubblicani sono il 42%.
Secondo gli analisti, Biden sta perdendo consensi soprattutto a causa dell’alta inflazione, e dei prezzi elevati della benzina, ma ciò che ha motivato di più i Democratici è stata la sentenza sull’aborto. Solo il 31 % dei Democratini sostiene la sua linea, mentre il 69% sostiene che Biden stia sbagliando approccio.
I candidati del Partito Repubblicano al Senato stanno lottando per ottenere consensi in Stati come la Georgia, la Pennsylvania, l’Ohio e il Wisconsin.
Il presidente Joe Biden affronta problemi politici ma non dovrà farci i conti fino al 2024, o forse non dovrà mai farci i conti, anche se i danni collaterali del partito democratico in autunno non sembrano così gravi.