La Galleria degli Uffizi di Firenze ha citato in giudizio la casa di moda francese Jean Paul Gaultier per un risarcimento danni che potrebbe superare i 100.000 euro a causa dell’uso, presumibilmente non autorizzato, delle immagini del capolavoro botticelliano, La Nascita di Venere, per adornare una serie di prodotti di abbigliamento.
La questione è nata all’inizio dell’anno, quando gli Uffizi sono stati informati della pubblicizzazione online di capi di abbigliamento firmati Jean Paul Gaultier.
Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, ha dichiarato di aver inviato una lettera alla casa di moda ad aprile, in cui si chiedeva di ritirare i capi di abbigliamento dal mercato o di concordare un pagamento, ma è stata ignorata.
I compensi possono variare in base al numero di capi su cui compare l’immagine e, dal momento che Gaultier sembra aver utilizzato La nascita di Venere su un’intera linea di abiti, significa che l’azienda potrebbe dover pagare un risarcimento che «va oltre i 100.000 euro».
Gli Uffizi utilizzano un software speciale per monitorare se le sue opere d’arte vengono utilizzate per vendere prodotti online, e spesso sono informati dai follower più attenti sui social media.
Jean Paul Gaultier è stato contattato per un riscontro sulla vicenda.