La Serbia e il Kosovo, dopo aver tenuto con il fiato sospeso l’Europa, sono riuscite a trovare un punto d’incontro soddisfacente per quanto riguarda la disputa sulle targhe.
L’agenzia euronews riporta il commento di Petar Petković, capo negoziatore della parte serba: «La cosa importante è che il dialogo continui, perché ci permette di muoverci verso la normalizzazione delle nostre relazioni e delle vite delle persone comuni». Il diplomatico sottolinea così il sollievo delle parti coinvolte ma anche quello della Ue.
Josep Borrell ha infatti accolto con entusiasmo il nuovo accordo dopo che il primo incontro di otto ore a Bruxelles non aveva generato alcun risultato e anzi aveva visto le due parti agli antipodi.
La discussione del 23 novembre ha dato i suoi frutti, anche se le proposte erano pressoché le stesse della precedente, ma a favorire l’accordo è stato il pressing americano ed europeo, oltre al timore dell’escalation violenta dietro l’angolo.
L’accordo include la promessa del Kosovo di annullare le sanzioni pecuniarie e di fermare il piano di reimmatricolazione dei veicoli con targa serba in cambio dello stop da parte di Belgrado dell’assegnazione di nuove targhe serbe con le sigle di città appartenenti al territorio kosovaro.
La Serbia sembra uscirne più soddisfatta rispetto al Kosovo, che invece fino a pochi giorni prima era quasi irremovibile sulla decisione di sanzionare tutti i guidatori con targa serba. La replica del Kosovo delinea una parziale soddisfazione ma anche l’intenzione di includere di più gli Stati Uniti nei negoziati futuri.
I due paesi si impegneranno per implementare l’accordo raggiunto, anche se il problema di fondo rimane una questione irrisolta, che prima o poi dovrà essere affrontata in un clima collaborativo se i due paesi vorranno diventare membri della comunità europea.