Sono morti tre studenti rimasti intrappolati in un appartamento in fiamme martedì 31 gennaio nella città di Huelva, in Andalusia. A chiamare i soccorsi i vicini di casa svegliati dalle urla dei ragazzi.
Un gruppo di dieci studenti universitari si era riunito per festeggiare la fine della sessione di esami, per poi decidere di dormire insieme nell’appartamento. Del gruppo, sono tre i ragazzi che non ce l’hanno fatta: un ragazzo e due ragazze, di età compresa tra i 20 e i 22 anni. Sono rimasti intrappolati all’interno della casa, per poi morire in ospedale a causa delle inalazioni di fumo. Gli altri ragazzi, invece, sono riusciti a mettersi in salvo.
L’allarme è stato lanciato la mattina del martedì, dopo diverse chiamate al 112 in cui veniva segnalato un incendio al primo piano di una casa e che delle persone potevano essere intrappolate al suo interno. I vigili hanno individuato le vittime prive di sensi: le sbarre con cui erano protette le finestre e la porta che dava sul balcone della strada impedivano loro di uscire.
Una testimone, Josefa García, ha raccontato telefonicamente: «Abbiamo sentito le urla e le fiamme si stavano alzando verso l’alto e i ragazzi non potevano uscire».
L’incendio, stando a quanto riporta El País, è stato provocato da una stufa lasciata accesa nel soggiorno per poi propagarsi nel resto della casa. I vigili del fuoco hanno rinvenuto nell’appartamento, composto di quattro stanze, diversi materassi distribuiti sul pavimento. Attualmente è stato richiesto un riesame dell’immobile, i tecnici comunali hanno però escluso che la struttura sia in pericolo.
Anche il Presidente della Giunta dell’Andalusia, Juan Manuel Moreno, ha espresso il suo cordoglio in un post su Twitter.