Il governo pakistano ha presentato una legge finanziaria da 170 miliardi di rupie (equivalenti a 643 milioni di dollari) per cercare di aiutare il Paese a corto di liquidità e ottenere i fondi stanziati da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Il disegno di legge presentato dal ministro delle finanze Ishaq Dar, sarà discusso nei prossimi giorni al Senato e comporta l’aumento dell’imposta generale sulle vendite del 18% e gli aumenti del prezzo del carburante e del gas.
Le misure previste servono a soddisfare le condizioni stabilite per il rilascio di una tranche di prestito da 1,1 miliardi di dollari da parte del FMI.
A fine gennaio la visita dei dirigenti del FMI aveva già preannunciato un possibile accordo per un miglioramento della situazione economica del Pakistan.
Il popolo pakistano sta affrontando dei giorni difficili con l’inflazione che tocca il 27,5%, livello più alto negli ultimi cinquant’anni e le nuove misure erogate dal governo che potrebbero decretarne un ulteriore aumento.
Fitch Ratings, agenzia internazionale di rating fondata nel 1913, ha previsto un probabile aumento dell’inflazione al 33%, secondo quanto riportato da Al Jazeera.
Al programma di salvataggio il Pakistan aveva già aderito nel 2019 ma le condizioni politiche, economiche e sociali del Paese hanno creato un rallentamento negli accordi con il FMI.
Ad esempio, uno dei motivi di instabilità sociali e politiche sono le problematiche legate al mantenimento dell’ordine sociale minacciato dai disordini causati dai gruppi ribelli nella regione del Khyber Pakhtunkhwa.
Il Pakistan è entrato per la prima volta in un programma del FMI nel 1958, appena 11 anni dopo l’indipendenza, da quel momento è tornato al finanziatore altre 22 volte.
Il nuovo programma di salvataggio insieme alle nuove riforme, segna un momento di svolta per il superamento della crisi pakistana.
Sajid Amin Javed, un economista senior associato al Sustainable Development Policy Institute di Islamabad, ha affermato
che i negoziati con il FMI sono fondamentali per uscire dalla crisi ma non sufficienti, il governo deve comunque attuare le riforme di cui ha bisogno sia dal punto di vista economico ma anche politico per raggiungere una stabilità.
Secondo Amin un Paese si rivolge al FMI quando non ha altra scelta e nel frattempo deve trovare delle strategie in cui impiegare quei finanziamenti così da risolvere i propri problemi economici.