venerdì, 5 Luglio 2024
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Il Regno Unito dice addio al programma Erasmus +

La scarsa attitudine alle lingue straniere e i costi troppo elevati impediranno agli studenti britannici la partecipazione al programma

Gli studenti del Regno Unito non potranno più partecipare al programma di mobilità. Questa è la decisione finale presa dal Governo della Gran Bretagna, per ragioni prettamente economiche e non solo. Il diplomatico britannico Nick Leake ha infatti rivelato che l’attitudine degli studenti all’apprendimento di una lingua straniera è troppo debole, rispetto a quella di studenti di altre nazionalità, e i costi che il Governo dovrebbe sostenere sono troppo alti. Secondo il quotidiano statunitense Politico, alla Gran Bretagna sarebbe stato proposto di continuare a partecipare al programma di mobilità anche dopo la Brexit. Tuttavia, Leake ha affermato che «le condizioni di questa offerta implicherebbero una spesa da parte del Regno Unito pari a 300 milioni di euro in più all’anno, ossia 2 miliardi in più rispetto a quanto il Paese avrebbe guadagnato nel corso di 7 anni di programma». Secondo Leake, dunque, l’abbandono dell’Erasmus + è avvenuto nell’interesse di tutti i cittadini contribuenti.

Tuttavia, tale decisione non è stata ben accolta dalle organizzazioni europee e britanniche dei giovani, come il Forum Europeo della Gioventù e il British Youth Council, che hanno definito la manovra «una perdita devastante di opportunità di scambio e di istruzione per i giovani del Regno Unito e dell’Unione Europea». Questo quanto riportato da Europa Today.

Inoltre, durante un meeting del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), nel quale Leake ha partecipato in rappresentanza del Governo britannico, è stata approvata all’unanimità una proposta alla Commissione Europea di rafforzare i negoziati con il Governo britannico, per una piena reintegrazione del Regno Unito nel programma Erasmus +.

Il quotidiano Politico ricorda anche la creazione da parte della Gran Bretagna di un programma di mobilità tutto suo, venuto alla luce dopo l’uscita di quest’ultima dall’Unione Europea. Tale programma, chiamato Turing, non ha tuttavia soddisfatto le aspettative, né raggiunto quelli che erano gli obiettivi a livello economico. Il governo britannico si aspettava infatti una partecipazione di almeno 35.000 studenti, mentre nell’anno accademico 2021/2022 sono state registrate solo 20.000 partecipazioni.

Ciononostante, sembra che non tutto sia perduto. Entro la fine del 2024 sono infatti previste nuove elezioni per il Regno Unito, e le aspettative sono tutte sull’attuale partito d’opposizione, quello dei Laburisti, che avrebbero buone possibilità di vittoria secondo diversi sondaggi. Se questo dovesse accadere, la Gran Bretagna potrebbe seriamente riconsiderare l’idea di riabbracciare l’Erasmus +. D’altronde, lo stesso sindaco di Londra, il Laburista Sadiq Khan, si è espresso a favore, rilanciando la partecipazione del Paese al programma.

Laura Vargiu
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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