La dirigenza del Partito Comunista cinese ha deciso di espellere l’ex ministro della Difesa Li Shangfu nella giornata di giovedì 27 giugno. Il ministro era già stato rimosso dal suo incarico nel mese di ottobre del 2024, dopo essersi assentato dal pubblico per due mesi. Secondo l’indagine della commissione di ispezione e supervisione della disciplina militare, il ministro avrebbe approfittato della sua posizione per trarre vantaggi per sé e per altri, accettando ingenti somme di denaro in violazione dei regolamenti, riporta Xinmin.
Insieme a Li, anche il suo predecessore Wei Fenghe, che ha ricoperto la carica di ministro della Difesa tra il 2018 ed il 2023, è stato accusato di accettare tangenti, nonché di “crollo di fede e perdita di fedeltà” nei confronti del partito. Stando alle accuse, il caso di corruzione avrebbe intaccato l’approvvigionamento e lo sviluppo dell’equipaggiamento militare cinese, in particolar modo il settore missilistico, uno degli elementi chiave negli sforzi del presidente Xi Jinping di modernizzare l’esercito popolare di liberazione, riporta CNN.
I ministri della difesa cinesi svolgono un ruolo diverso rispetto alle controparti stranieri scrive il South China Morning Post: sono per lo più diplomatici militari con un potere di comando limitato. Oltre a ricoprire la carica di leader del partito,è Xi Jinping a dirigere delle forze armate, in qualità di presidente della commissione militare centrale. Fin dall’inizio del suo mandato, Xi ha fatto della lotta alla corruzione un elemento distintivo del suo governo. Nel mese di giugno del 2024, il presidente ha affermato che esistevano ancora “problemi radicati” nella politica, nell’ideologia, nello stile di lavoro e nella disciplina dell’esercito cinese. «Non ci deve essere alcun nascondiglio per elementi corrotti nell’esercito», ha dichiarato Xi ai media statali, riporta NBC.
Li e Wei non sono stati i primi, secondo il South China Morning Post: sarebbero nove i generali, tra comandanti in servizio della forza missilistica dell’EPL e dell’aeronautica militare ad essere stati licenziati dal congresso nazionale del popolo. Tuttavia, è la prima volta nella storia dell’esercito cinese che le indagini sulla corruzione contro due ministri della difesa vengono presentate nello stesso giorno. Il rapporto non ha invece menzionato l’ex ministro degli esteri Qin Gang, rimosso dal suo incarico dopo soli sette mesi per via delle speculazioni su una presunta relazione extraconiugale. Le rimozioni dal Comitato Centrale verranno confermate ufficialmente durante il terzo plenum del partito, che si terrà tra il 15 ed il 18 luglio, riporta CNA.