domenica, 8 Settembre 2024
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Regno Unito: vittoria storica per il partito laburista

Keir Starmer è il nuovo primo ministro del Regno Unito. In declino il sostegno per il Partito conservatore

«Cambiare un paese non è come premere un interruttore. Il mondo di oggi è un luogo instabile e ci vorrà del tempo, ma non ho dubbi che il cambiamento inizierà immediatamente». Nel suo primo discorso da primo ministro, Keir Starmer ha promesso di dare il via a un periodo di “rinnovamento nazionale” in seguito alle elezioni generali nel Regno Unito, in cui il partito laburista ha vinto 412 seggi sui 650 della Camera dei comuni britannica. Il risultato segna un’inversione di tendenza rispetto alle elezioni del 2019, anno in cui il partito laburista guidato da Jeremy Corbyn ha subito la peggiore sconfitta elettorale in quasi un secolo, riporta la BBC.  

Rishi Sunak, leader del Partito conservatore e primo ministro uscente, ha accettato il risultato delle elezioni, si è scusato con i suoi sostenitori e ha dichiarato l’intenzione lasciare la guida del partito. «È un giorno difficile, ma lascio questo incarico onorato di essere stato il primo ministro del paese migliore del mondo», ha affermato Sunak nel suo discorso di addio, tenutosi a Downing Street, secondo quanto riportato da Independent. Nel corso della notte, il partito conservatore ha perso 250 seggi, in quello che è stato il peggior risultato ottenuto in quasi due secoli, scrive la BBC. Dopo 14 anni di governo ininterrotto, sono centinaia i legislatori e i politici di alto livello ad aver perso il loro incarico: tra questi Jacob Rees-Mogg, “brexiter” fedele a Johnson, che ha perso il suo seggio nel Somerset e Liz Truss, ex primo ministro il cui mandato ha avuto una durata di soli 49 giorni. Un risultato positivo è stato quello riportato dal leader populista Nigel Farage e dal partito di estrema destra Reform UK che è entrato per la prima volta nel parlamento con quattro seggi. 

Le elezioni hanno inoltre evidenziato una crescita nel sostegno ai partiti minori; il Green Party ha registrato la sua giornata elettorale di maggior successo di sempre, conquistando quattro seggi, mentre i liberal democratici hanno moltiplicato la loro rappresentanza in Parlamento, riporta NPR. Non sono mancate le critiche al sistema elettorale britannico, sistema uninominale secco che penalizzerebbe i partiti più piccoli, i quali avrebbero ottenuto oltre il 40% dei voti, assicurandosi però solo il 17% dei seggi in Parlamento, secondo le stime di Reuters.  

Per John Curtice, sondaggista della BBC, la vittoria dei laburisti è stata in gran parte assicurata dal calo del sostegno per i conservatori. La percentuale di voti ottenuta dal Partito laburista è stata infatti inferiore rispetto a quella ottenuta da Tony Blair, ma anche a quella di Jeremy Corbyn nel 2017. Per quanto riguarda i Tories, le perdite più pesanti sono andate a vantaggio di Reform UK, che ha guadagnato 16 punti nelle aree difese dai conservatori. «Non sorprende che il sostegno per il partito di Farage sia aumentato nei seggi in cui un’alta percentuale di elettori ha votato per l’uscita dall’UE nel 2016», ha commentato l’esperto, che ha poi proseguito: «tutto sommato, sembra più un’elezione persa dai conservatori che una vinta dai laburisti». 

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