venerdì, 18 Ottobre 2024
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Ruanda: Paul Kagame rieletto presidente con il 99% dei voti 

In un risultato già previsto, l’attuale presidente del Ruanda ha ottenuto una schiacciante vittoria elettorale, assicurandosi altri cinque anni al potere

Il presidente del Ruanda Paul Kagame è stato riconfermato per un quarto mandato in seguito alle elezioni presidenziali e parlamentari tenutesi lunedì 15 luglio. La sua vittoria è stata certificata dai risultati parziali: il presidente ha ottenuto il 99.15% dei voti, con circa il 79% delle schede scrutinate, secondo quanto riportato dalla BBC. «Questi risultati indicano un punteggio molto alto, ma non sono solo numeri, bensì una dimostrazione di fiducia», ha dichiarato Kagame durante una conferenza al quartier generale del suo partito, il Fronte Patriottico Ruandese (FPR). 

Nonostante l’alta affluenza alle urne, che ha raggiunto il 98%, l’elezione è stata vista come una mera formalità, dato che solo due dei partiti all’opposizione, gli stessi delle elezioni del 2017, sono stati autorizzati a candidarsi. Gli avversari di Kagame sono stati l’ambientalista Frank Habineza e il consigliere governativo Philippe Mpayimana, che hanno ottenuto rispettivamente lo 0.53% e lo 0.32%. Almeno tre sarebbero stati i candidati squalificati, tra cui anche Diane Rwigara, la leader del People Salvation Movement (PSM) che aveva apertamente criticato il presidente. 

Paul Kagame ha guidato di fatto il Paese fin dal 1994, quando il FPR, allora un movimento ribelle, ha rovesciato il governo estremista hutu ponendo fine al genocidio che ha causato la morte di più di 800.000 vittime tra persone di minoranza tutsi. Divenne ministro della Difesa, prima di essere eletto presidente dal Parlamento nel 2000, dopo le dimissioni di Pasteur Bizimungu. Da allora, Kagame ha vinto più del 90% dei voti in ciascuna delle precedenti elezioni, tenutesi nel 2003, nel 2010 e nel 2017, secondo quanto riporta il Guardian

Molti ruandesi hanno lodato il presidente per aver posto fine alle divisioni etniche nel Paese, per aver migliorato l’economia e per gli sforzi intrapresi dal suo governo contro la corruzione, il cui indice di percezione, secondo Transparency International, è uno dei migliori tra i paesi dell’Africa subshariana. La popolarità del presidente può essere spiegata anche da dati demografici: secondo DW, circa il 65% della popolazione del Ruanda ha meno di 30 anni. Kagame sarebbe dunque l’unico leader che gran parte del Paese abbia mai conosciuto. 

Nonostante ciò, il presidente è stato ripetutamente accusato di aver represso il dissenso e di aver violato i diritti umani. Almeno cinque membri dell’opposizione e quattro giornalisti sarebbe infatti scomparsi durante le elezioni presidenziali del 2017. Il Governo di Kagame avrebbe poi modificato la costituzione nel 2015, per consentire al presidente di candidarsi per ulteriori mandati e rimanere in carica fino al 2034, secondo Foreign Policy

Il Ruanda è stato inoltre accusato dagli Stati Uniti e dall’ONU di sostenere il gruppo M23 nel Congo orientale, alimentando la tensione tra i due paesi, accusa respinta dal governo ruandese. «La RDC ha tutto il potere di ridimensionare la situazione», ha dichiarato la portavoce del governo Yolande Makolo «ma fino ad allora, il Ruanda continuerà a difendersi».

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