giovedì, 21 Novembre 2024
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Cina: decine di persone investite da una macchina in un centro sportivo

L’episodio si è verificato lunedì 11 novembre nella città di Zhuhai e ha portato alla morte di 35 persone

Lunedì 11 novembre, in Cina, 35 persone sono morte e altre 43 sono state ferite gravemente in un centro sportivo nel sud della città di Zhuhai, come riportato da The Guardian. La tragedia è avvenuta proprio alla vigilia dell’annuale parata dell’Aeronautica dell’Esercito Popolare di Liberazione, che si svolge nella città.

Il colpevole è stato identificato e fermato dalla polizia: si tratta di un uomo di 62 anni, il cui cognome è Fan. L’uomo è stato trovato in possesso di un coltello all’interno della sua auto e presentava ferite al collo, ritenute dalle autorità probabilmente autoinflitte. La polizia ha ipotizzato che l’attacco da parte dell’uomo sia stato motivato dalla sua insoddisfazione nei confronti dell’accordo di divorzio.

Il Presidente cinese Xi Jinping ha richiesto «sforzi su tutti i fronti» per curare i feriti, e ha affermato che ci sarà una «pena severa» per il colpevole, che ora è in coma. Secondo quanto riportato dalla BBC, l’incidente ha provocato proteste nazionali nel Paese.

Martedì mattina, le ricerche sull’accaduto sono state censurate sulle piattaforme social cinesi: su Weibo, ad esempio, comparivano solo pochi post sull’argomento, privi di foto o dettagli, mentre gli articoli pubblicati nella notte di lunedì erano stati rimossi. Secondo quanto riportato da Le Monde, appena dopo l’attacco, la polizia ha dichiarato che c’erano stati solo dei feriti, censurando immediatamente i video, e martedì i cittadini avrebbero lasciato dei fiori e delle candele all’entrata dello stadio, in memoria delle vittime, ma questi fiori e queste candele sono stati tolti nella notte.  

Nonostante la censura sui social cinesi, i video sono stati condivisi sulla piattaforma social X, in particolare dal news blogger Li Ying. Nei video si vedono persone stese sulla pista di atletica, e in un altro si sente una donna dire «il mio piede è rotto», mentre un vigile del fuoco esegue un massaggio cardiaco su una delle persone coinvolte. Secondo la BBC, in Cina, è comune che i video sui social relativi a episodi di cronaca nera vengano censurati.

Non si tratta di un episodio isolato: recentemente, in Cina, si sono verificati attacchi simili in cui le vittime sembravano essere scelte a caso, inclusi anche bambini. A settembre, ad esempio, un giovane studente di appena dieci anni è stato accoltellato a morte nei pressi della scuola che frequentava. L’episodio di lunedì 11 novembre rimane però uno degli incidenti di violenza pubblica con più vittime degli ultimi tempi in Cina.

Mariarosa Ferrari
Studentessa di Interpretariato e Traduzione
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