martedì, 1 Aprile 2025
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Raid israeliano su un ospedale a Gaza: ucciso un alto esponente di Hamas

L'attacco all'ospedale Nasser di Khan Younis ha causato cinque vittime civili, tra cui un leader del gruppo palestinese. Condanne internazionali per l’assalto alla struttura sanitaria

Un raid aereo israeliano ha colpito l’ospedale Nasser di Khan Younis, il più grande presidio medico del sud di Gaza, uccidendo cinque persone, tra cui un alto dirigente di Hamas. A riportare la notizia è The Guardian, citando fonti del ministero della Salute di Gaza, secondo cui l’attacco ha centrato in particolare il reparto di chirurgia, provocando gravi danni alla struttura.

La vittima di maggior rilievo è Ismail Barhoum, membro dell’ufficio politico di Hamas, che secondo fonti palestinesi stava ricevendo cure per ferite riportate in un precedente bombardamento. L’esercito israeliano ha confermato l’operazione, definendola il risultato di un’accurata attività di intelligence e sostenendo di aver impiegato munizioni di precisione per ridurre al minimo i danni collaterali.

Oltre a Barhoum, nell’attacco sono rimasti feriti diversi membri del personale medico. La dottoressa Tanya Haj-Hassan, volontaria nel pronto soccorso dell’ospedale, ha descritto scene di caos dopo l’esplosione: «C’erano fumo e fuoco ovunque. Sono corsa a recuperare le attrezzature, sapendo che sarebbero arrivate nuove vittime». Quello al Nasser è il secondo ospedale colpito in soli tre giorni.

L’offensiva israeliana su Gaza si è ulteriormente intensificata, con almeno 65 morti nelle ultime 24 ore. Dal inizio del conflitto, il bilancio complessivo supera i 50.000 decessi, perlopiù civili, secondo le autorità locali. L’esercito israeliano contesta però queste cifre, affermando di adottare misure per proteggere i non combattenti.

L’attacco all’ospedale Nasser ha suscitato dure reazioni da parte delle organizzazioni umanitarie. Steve Cutts, direttore di Medical Aid for Palestinians (MAP), ha denunciato: «Questo episodio dimostra che a Gaza nessun luogo è al sicuro», chiedendo un’indagine indipendente sugli assalti alle strutture sanitarie, protette dal diritto internazionale.

Poche ore prima del raid sull’ospedale, un altro attacco aereo a Khan Younis aveva ucciso Salah al-Bardawil, influente esponente di Hamas. Il ministro della Difesa israeliano ha rivendicato l’eliminazione di entrambi i leader, definendola «un duro colpo all’apparato politico del gruppo».

Intanto, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito l’obiettivo di «smantellare Hamas come forza militare e politica», nonostante le crescenti pressioni internazionali per un cessate il fuoco. Le proteste contro l’operato di Israele si moltiplicano nel mondo, mentre all’interno del Paese crescono le tensioni politiche, con tentativi di rimozione di alti funzionari dell’intelligence.

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