giovedì, 24 Aprile 2025
HomeNotizie dal mondoStrage di turisti in Kashmir: almeno 26 morti in un attacco armato,...

Strage di turisti in Kashmir: almeno 26 morti in un attacco armato, feriti anche cittadini stranieri

Spari contro turisti nella pittoresca valle di Baisaran: rivendicazione di un gruppo militante legato alle tensioni etniche e politiche nel territorio conteso del Kashmir

Un brutale attacco armato ha scosso la valle di Baisaran, una delle località turistiche più amate del Kashmir, provocando la morte di almeno 26 persone e il ferimento di dieci altre, tra cui due cittadini stranieri, a riportare la notizia è The Guardian. L’azione violenta è avvenuta, martedì 22 aprile, mentre era in corso una visita diplomatica del vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, nel paese.

Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco contro i turisti presenti nella zona, emergendo all’improvviso da una fitta pineta che circonda l’area. L’attacco è stato definito il più mortale contro civili nella regione negli ultimi anni. I terroristi sarebbero giunti dalle montagne circostanti, approfittando della difficoltà di accesso al sito, raggiungibile solo a piedi o a cavallo.

Scene drammatiche sono emerse dai social media, dove sono circolati video in cui si vedono turisti feriti a terra e familiari in lacrime implorare aiuto. I soccorsi sono stati resi ancora più difficili dalla mancanza di strade, rendendo necessario l’intervento di elicotteri per evacuare i feriti.

Una guida turistica locale, ha raccontato all’agenzia AFP di essere accorsa dopo aver udito gli spari e, vedendo alcuni uomini a terra che sembravano morti, ha aiutato come poteva, anche trasportando dei feriti a cavallo.

Le vittime erano in gran parte indiane, provenienti da diversi stati tra cui Karnataka, Odisha e Gujarat, ma il bilancio include anche due stranieri.

Il gruppo militante Resistenza del Kashmir ha rivendicato l’attacco, affermando che si trattava di una risposta alla presunta politica di insediamento promossa dal governo indiano, che avrebbe portato nella regione oltre 85.000 nuovi residenti, minacciando l’equilibrio demografico del territorio.

Il primo ministro Narendra Modi ha condannato duramente l’attacco, interrompendo una visita in Arabia Saudita e promettendo giustizia per le vittime. Anche il presidente americano Donald Trump ha espresso solidarietà al governo indiano in una telefonata ufficiale.

Le autorità locali hanno immediatamente avviato un’operazione per catturare i responsabili, mentre in diverse città del Kashmir si sono svolte manifestazioni di protesta, alcune delle quali hanno accusato apertamente il Pakistan.

Il Kashmir, da decenni al centro di una disputa tra India e Pakistan, continua a essere teatro di tensioni, nonostante un’apparente riduzione della violenza negli ultimi anni. L’attacco di Baisaran riaccende i riflettori su una regione dove la pace appare ancora lontana.

RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti