venerdì, 13 Giugno 2025
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Tragedia a Graz: sparatoria in un liceo sconvolge l’Austria

Un ex studente ha aperto il fuoco all’interno di un liceo a Graz, causando dieci vittime e numerosi feriti. La nazione è in lutto, sotto shock per un evento che ha scosso profondamente la comunità

Martedì 10 giugno, un grave episodio di violenza ha colpito il liceo Dreierschützengasse di Graz, lasciando un bilancio di dieci vittime e numerosi feriti. La tragedia ha scosso profondamente l’Austria, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Secondo quanto riportato dalla BBC, un giovane di 21 anni, ex studente dell’istituto, ha aperto il fuoco all’interno della scuola. Tra le vittime, come confermato dal Ministro dell’Interno, Gerhard Karner, figurano sei ragazze e tre ragazzi. L’autore della sparatoria si è poi tolto la vita in un bagno dell’edificio scolastico, secondo quanto dichiarato dalla polizia. La dinamica è quella di un omicidio-suicidio. Oltre ai dieci decessi, ventotto persone sono attualmente ricoverate in ospedale per le ferite riportate. Le autorità hanno specificato che l’assalitore, pur essendo in possesso legale delle due armi utilizzate nell’attacco e dotato di regolare licenza, non aveva precedenti penali e non era noto alla polizia prima dell’attacco.

In segno di cordoglio, l’Austria ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, con un minuto di silenzio osservato mercoledì 11 giugno alle 10:00, ora locale. Le bandiere dell’Hofburg Palace a Vienna, sede della Presidenza, sono state issate a mezz’asta. Il Presidente Alexander Van Der Bellen ha espresso il profondo dolore del paese, affermando che «quanto successo colpisce il nostro paese proprio al cuore» e che «erano giovani che avevano tutta la vita davanti»

Il cancelliere austriaco, Christian Stocker, ha definito il martedì della sparatoria una «giornata buia nella storia del nostro Paese». Ha sottolineato come la scuola, un «luogo di fiducia, dove sentirsi a proprio agio e dove costruire un futuro», sia stata «violata»  da questo atto di violenza.

Anche a livello internazionale la notizia ha generato sconcerto. La Vice-Presidente della Commissione Europea, Kaja Kallas si è detta «profondamente scioccata», ribadendo che «ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter studiare senza paura e violenza», come ha poi postato su X. La sindaca di Graz, Elke Kahr, ha definito l’incidente una «terribile tragedia».

Carla Cuarto
Studentessa del Corso di Laurea in Economia e Management
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