mercoledì, 18 Giugno 2025
HomeRelazioni internazionaliIsraele-Iran: il ruolo degli USA in un conflitto che non accenna a...

Israele-Iran: il ruolo degli USA in un conflitto che non accenna a placarsi

«Evacuare immediatamente Teheran» annuncia Trump, dopo aver abbandonato in tutta fretta il G7 per ragioni ancora poco chiare. Intanto, continuano gli attacchi tra Iran e Israele

L’Iran ha chiesto a Donald Trump di fare pressione su Israele: il paese degli ayatollah sarebbe pronto a una maggiore flessibilità per quanto riguarda l’accordo sul nucleare, in cambio di un cessate il fuoco. Al contempo, fonti locali fanno sapere che Teheran negozierà solo dopo che avrà finito di rispondere agli attacchi israeliani, come riporta Reuters. Secondo il Ministro iraniano Abbas Araqchi, «se il Presidente Trump è sinceramente interessato a usare la diplomazia e a fermare questa guerra, i prossimi passi arriveranno di conseguenza». «Israele deve fermare completamente la sua aggressione militare contro di noi (l’Iran, n.d.r.) altrimenti la nostra risposta continuerà. Basterebbe una telefonata da Washington per mettere a tacere uno come Netanyahu».

Quest’ultimo non sembra però attualmente interessato ad alcun accordo, ribadendo che il Paese è impegnato a rimuovere le minacce delle armi nucleari e dei missili balistici dall’Iran.

Donald Trump, dal canto suo, sottolinea di aver dato 60 giorni agli iraniani per raggiungere un accordo sullo stop all’arricchimento dell’uranio, accordo che non ha mai visto la luce, in quanto il giorno prima dei colloqui tra i due paesi, proprio sul nucleare, Israele ha lanciato il suo primo attacco.

Sul fronte entrata in guerra degli Stati Uniti, invece, la CNN riporta le parole dell’ex Vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence, il quale lascia intravedere, seppur chiaramente, la possibilità di una partecipazione del paese al conflitto al fianco di Israele: «se gli iraniani vogliono fare un passo indietro, credo che il presidente Trump sia stato abbastanza chiaro sulla sua volontà di proseguire i negoziati. Ma non potrà esserci nessun tipo di programma nucleare, né di arricchimento. In fin dei conti, se Israele avrà bisogno del nostro aiuto per assicurarsi che il programma nucleare iraniano venga distrutto una volta per tutte, gli USA dovranno essere preparati a farlo, perché si tratta di proteggere il nostro alleato più prezioso».

Dello stesso avviso il Senatore Repubblicano Lindsey Graham, tra i maggiori alleati del tycoon, che afferma: «se la diplomazia non funzionerà, esorterei il Presidente Trump a fare quanto possibile per assicurarsi che, a conti fatti, non rimanga più nulla del programma nucleare iraniano. Se ciò significa fornire delle bombe, si forniscano delle bombe. Se ciò significa volare con Israele, si voli con Israele».

Intanto, lunedì 16 è ufficialmente iniziato il G7 in California, al quale Trump ha fatto una vera e propria “toccata e fuga”, lanciando poi un avvertimento fumoso agli iraniani: «Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran». Tale affermazione ha scatenato molte speculazioni, come riporta la BBC, su un’entrata in guerra degli USA al fianco di Israele, o su un cessate il fuoco, direttamente smentito da Trump.

Il Gruppo dei Sette, intanto, ribadisce in un comunicato il diritto di Israele a difendersi, sottolineando che l’Iran non dovrebbe possedere un’arma nucleare e auspicando una de-escalation dei conflitti in Medio Oriente.

Laura Vargiu
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti