Yamandú Orsi, candidato del Fronte Ampio, ha vinto il ballottaggio presidenziale in Uruguay il 24 novembre, segnando il ritorno della coalizione di sinistra al potere dopo cinque anni di governo conservatore. Con il 49,81% dei voti, Orsi ha superato il rivale di centro-destra Álvaro Delgado, che ha ottenuto il 45,90%. La partecipazione elettorale è stata alta, sfiorando il 90%, come da tradizione uruguaiana.
Nel suo discorso di vittoria, Orsi ha promesso di essere un presidente «che richiama costantemente al dialogo nazionale» per costruire una società più inclusiva, come riportato dalla CNN. Ha dichiarato: «La libertà, l’uguaglianza e la fraternità hanno trionfato ancora una volta», sottolineando che anche chi non lo ha votato sarà parte integrante del suo progetto di governo, secondo Reuters.
La vittoria di Orsi pone fine a cinque anni di governo del Partito Nazionale, guidato da Luis Lacalle Pou, che non poteva candidarsi per un secondo mandato consecutivo. Lacalle Pou e Delgado hanno rapidamente riconosciuto il risultato elettorale, garantendo una transizione ordinata e collaborativa. «Con tristezza, ma senza colpe, possiamo congratularci con il vincitore», ha dichiarato Delgado ai suoi sostenitori a Montevideo, come riportato dalla CNN.
Il ritorno del Fronte Ampio, che ha governato dal 2005 al 2020 con presidenti come José Mujica e Tabaré Vázquez, avviene in un contesto globale di crescente sfiducia verso i partiti al potere. Orsi si presenta come un moderato, senza piani radicali di cambiamento. La sua piattaforma combina politiche di mercato favorevoli agli investimenti con programmi sociali per affrontare sfide come la povertà infantile e la criminalità, identificati dai cittadini come i principali problemi del Paese. Tra le sue proposte ci sono incentivi fiscali per rilanciare l’agricoltura, aumenti salariali per i lavoratori a basso reddito e il potenziamento delle forze di polizia per combattere l’insicurezza. Ha anche sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione con l’Europa nella lotta al narcotraffico.
Durante la campagna, Orsi ha ricevuto il sostegno di Mujica, figura iconica della sinistra uruguaiana, noto per il suo stile di vita sobrio e la leadership durante il decennio di riforme sociali che ha portato il Paese alla ribalta internazionale, come riportato da Al Jazeera. Nonostante il successo, il nuovo presidente dovrà affrontare un parlamento frammentato: il Fronte Ampio ha la maggioranza in Senato, ma non nella Camera dei Deputati. Orsi entrerà in carica il 1° marzo 2025, con l’obiettivo di lavorare immediatamente per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese.
La sua elezione rappresenta un capitolo di stabilità in un anno elettorale globale segnato da tensioni e divisioni, evidenziando il carattere privo di rabbia antisistema della politica uruguaiana, tradizionalmente moderata e orientata al dialogo.