La Namibia è chiamata alle urne per eleggere il nuovo presidente e i membri del parlamento in un’elezione che rappresenta la sfida più difficile in oltre tre decenni per il partito al governo, SWAPO (Organizzazione del Popolo dell’Africa Sudoccidentale). Al potere dal 1990, quando il Paese ottenne l’indipendenza dal Sudafrica, SWAPO rischia di perdere consensi a causa di crescenti malcontenti legati a disoccupazione, povertà, disuguaglianze e accuse di corruzione.
La candidata presidenziale di SWAPO, l’attuale vicepresidente Netumbo Nandi-Ndaitwah, potrebbe diventare la prima donna a guidare il Paese. Con oltre 25 anni di esperienza in alte cariche governative, Nandi-Ndaitwah promette di creare posti di lavoro per i giovani, accusando la pandemia di COVID-19 e le siccità ricorrenti di aver aggravato la crisi economica. Tuttavia, deve affrontare una cultura politica tradizionalmente dominata dagli uomini e un elettorato sempre più giovane che sembra incline al cambiamento.
Il principale sfidante è Panduleni Itula, leader del partito IPC (Patrioti Indipendenti per il Cambiamento), che nel 2019 ottenne il 29% dei voti contro il 56% di Hage Geingob. Sperando di capitalizzare il malcontento popolare, Itula si presenta come il volto del cambiamento.
Le urne si sono aperte lo scorso 27 novembre, giorno in cui Nandi-Ndaitwah ha votato nella capitale Windhoek, esortando i suoi concittadini a votare, affermando che «il voto avrà un impatto sui prossimi cinque anni della vostra vita», come riporta la BBC. Con un tasso di partecipazione stimato intorno al 90% e una popolazione votante composta per metà da giovani, il risultato potrebbe portare a un ballottaggio se nessun candidato raggiungerà il 50% dei voti necessari per la vittoria immediata.
Nonostante una crescita economica spinta dagli investimenti in petrolio, gas e idrogeno verde, la Namibia continua a essere il secondo Paese al mondo per disuguaglianza di reddito, secondo i dati riportati da Reuters. Questo dato, insieme alla mancanza di prospettive per i giovani, è un tema centrale del dibattito politico.
Attualmente, il Paese è guidato dal presidente ad interim Nangolo Mbumba, subentrato a febbraio dopo la morte di Geingob, ma non candidato alle elezioni. I risultati delle elezioni sono attesi nei prossimi giorni e determineranno se il dominio di SWAPO potrà continuare o se un’era di rinnovamento politico si aprirà per la Namibia.