Giovedì 12 giugno si è consumata una delle peggiori tragedie aeree della storia recente dell’aviazione civile indiana. A riportare la notizia è il The Guardian. Il volo Air India AI171, partito da Ahmedabad e diretto a Londra Gatwick, si è schiantato pochi secondi dopo il decollo, causando la morte di 241 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Un solo sopravvissuto, Vishwash Kumar Ramesh.
Tutto era cominciato come un volo di routine. Il Boeing Dreamliner, con 11 anni di servizio alle spalle, era decollato da Nuova Delhi la mattina per raggiungere Ahmedabad. Dopo due ore al terminal dell’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel, l’aereo aveva ripreso il volo alle 13:38. A bordo, 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, diretti in Europa.
Ma qualcosa è andato terribilmente storto. Secondo i dati di volo preliminari, l’aereo ha raggiunto un’altitudine di circa 160 metri prima di iniziare a perdere quota. In soli dieci secondi, con il muso ancora inclinato verso l’alto, l’aereo si è schiantato in una zona residenziale nei pressi dell’aeroporto, colpendo in pieno gli alloggi per medici e studenti dell’ospedale civile di Ahmedabad.
La scena del disastro è stata apocalittica: detriti sparsi, colonne di fumo nero, e il boato dell’esplosione dei serbatoi di carburante hanno sconvolto l’intera città. Le vittime non sono state solo tra i passeggeri. La tragedia ha investito anche numerosi studenti di medicina che stavano pranzando nella mensa dell’ostello colpito dall’impatto. «Il muso dell’aereo è finito direttamente sulla mensa», afferma un altro medico, testimone oculare.
Le indagini sono state avviate immediatamente, con squadre inviate da Regno Unito, Stati Uniti e India. Si indaga su possibili guasti meccanici o errori umani. Boeing ha annunciato piena collaborazione e sta raccogliendo dati per fare luce sull’accaduto.
Nel frattempo, scene di dolore arrivano da tutto il Paese, come a Thoubal, nel Manipur, dove la famiglia dell’assistente di volo Nganthoi Kongbrailatpam ha appreso la notizia in lacrime. «Voglio vedere mio figlio… dove sei andato?», urla una madre in televisione, stringendo le foto della giovane.
Questa tragedia, oltre a lasciare un vuoto in centinaia di famiglie, pone nuovi interrogativi sulla sicurezza dei voli e sulla manutenzione degli aerei.
