La metà dell’investimento totale, pari a 125 miliardi di dollari, sarà destinata all’incremento di progetti di energia eolica e solari, mentre il Paese smantella gli impianti a carbone che sono attualmente quelli che forniscono la maggior parte del fabbisogno energetico.
Il Sudafrica è al momento al 12esimo posto tra i maggiori emettitori di gas al mondo ed è considerato il più grande dell’intero continente africano.
Lo scorso novembre, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Unione Europea si sono riuniti per concordare un pacchetto di 8,5 miliardi di dollari per aiutare il Sudafrica ad accelerare la transizione dal carbone ma alcuni dettagli sono ancora in discussione.
Gli autori del rapporto dichiarano: «Ci vorranno almeno 250 miliardi di dollari spesi nei prossimi tre decenni per passare a un sistema energetico a basse emissioni di carbonio e più equo in Sudafrica, in uno scenario ambizioso di decarbonizzazione (carbone spento entro il 2040).»
Oltre al rinnovamento delle infrastrutture, sono previsti anche dei finanziamenti per gli impianti a gas e la flessibilità energetica, nuove linee di trasmissione e la garanzia di riqualificazione di migliaia di lavoratori del carbone, il cui posto di lavoro è ora a rischio.