giovedì, 21 Novembre 2024
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Brasile: Lula inizia il suo terzo mandato

Due decenni dopo la sua prima vittoria, Luiz Inácio Lula da Silva ha ripreso l’incarico di presidente nonostante il dissenso dell'estrema destra che ancora non accetta il suo trionfo

La scorsa domenica 1 gennaio ha avuto inizio il terzo mandato di Luiz Inácio Lula da Silva  come Presidente del Brasile. L’ex operaio e leader sindacale è arrivato come capo di Stato al palazzo presidenziale di Planalto a Brasilia per la cerimonia di insediamento accolto da un’enorme folla, e deve ora affrontare le difficoltà di governare il più grande Paese dell’America Latina.

Lula assume la presidenza in un clima di forte tensione e polarizzazione politica. Da quando è stato eletto a fine ottobre, i sostenitori del presidente uscente Jair Bolsonaro si sono opposti al suo ritorno al potere con blocchi stradali e manifestazioni per chiedere l’intervento delle forze armate. Tuttavia, l’allarme per i bolsonaristi radicali è cresciuto dopo che uno di loro è stato arrestato la scorsa settimana, presumibilmente per aver tentato di far esplodere un ordigno a Brasilia con l’obiettivo di creare il caos prima del cambio di governo.

Secondo quanto riportato da El País, nel suo discorso alla nazione, il nuovo Presidente ha dichiarato: «L’amore ha vinto l’odio». Ha poi sottolineato che governerà per tutti i brasiliani, quelli che lo hanno votato e non, promettendo di lottare senza sosta contro la disuguaglianza che grava sul Paese, ricordando che il 5% più ricco dei brasiliani accumula lo stesso reddito del restante 95%. 

Rivolgendosi ai deputati, invece, il Presidente ha ricordato, come riportato da El País, che venti anni fa, dopo la sua prima vittoria, nel suo discorso disse che la sua missione di vita fosse che ogni brasiliano potesse mangiare tre pasti al giorno. «Che oggi debba ripetere quell’impegno di fronte all’avanzare della miseria e della fame, che avevamo superato, è il sintomo più grave della devastazione degli ultimi anni», ha aggiunto, affermando che la sua priorità ora sarà quella di salvare 33 milioni di brasiliani dalla fame e 100 milioni dalla povertà.

Come riportato da CNN, dopo la cerimonia, Lula ha firmato i decreti con le prime misure, tra questi un decreto che stabilisce un sussidio federale mensile di 600 real (circa 106 euro) per le famiglie a basso reddito. Tra le prime azioni del Presidente anche l’annullamento delle misure di allentamento dei controlli sulle armi da fuoco stabilite da Bolsonaro che hanno favorito la diffusione di armi nel Paese. Per quanto riguarda l’ambiente, invece, è stato ripristinato il Fondo per l’Amazzonia, che grazie a fondi stranieri promuove progetti di lotta alla deforestazione per la conservazione dell’ambiente, ed è stata approvata la ricostruzione dell’IBAMA, la principale agenzia ambientale brasiliana, dopo che Bolsonaro ne aveva ridotto drasticamente il budget, causando tagli al personale.

Jair Bolsonaro, deciso a considerare Lula come un nemico politico, non ha partecipato alla cerimonia e si trova negli Stati Uniti dallo scorso venerdì 30 dicembre. Il presidente uscente conserva il proprio silenzio sull’esito delle elezioni e l’insediamento di Lula. Tuttora non è chiaro come si configurerà il suo futuro politico e se assumerà un ruolo attivo come leader dell’opposizione. 

Margherita Santoni
Studentessa della facoltà di Interpretariato e Traduzione
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