La moschea nella città di Peshawar, situata nella regione Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan è stata colpita da un attentato. L’attacco kamikaze è avvenuto durante le ore pomeridiane di preghiera, momento in cui nell’edificio vi erano quasi 300 persone.
La maggior parte dei fedeli facevano parte delle forze dell’ordine, poiché il luogo di culto è situato all’interno di un complesso di polizia della città.
Negli ultimi anni gli attacchi terroristici nella regione sono cresciuti del 52% e le vittime sono molto spesso membri delle forze dell’ordine. Nell’attacco almeno 100 persone sono morte e 200 i feriti.
Il comandante del Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) ha rivendicato l’attentato. Il TTP è un organizzazione fondata nel 2007 da alcuni gruppi fuorilegge, unitisi per lottare contro il governo e sostenere i talebani nel vicino Afghanistan, che stava combattendo le forze statunitensi e della NATO.
L’attuale leader è Noor Wali Mehsud che ha giurato fedeltà ai talebani afgani. L’obiettivo del TTP è quello di rovesciare il governo del Pakistan conducendo una campagna terroristica contro le forze armate.
L’organizzazione ha le sue basi nella regione Khyber Pakhtunkhwa, vicino al confine con l’Afghanistan, luogo da cui arruola le reclute.
I talebani pakistani al governo chiedono un l’applicazione più rigorosa delle leggi islamiche e una riduzione dei militari in alcune parti del Khyber Pakhtunkhwa.
Il governo centrale del Pakistan aveva deciso di cooperare con gli Stati Uniti quando quest’ultimo aveva invaso l’Afghanistan dopo l’attacco alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. Le forze statunitensi durante questi anni hanno sempre preso di mira le forze ribelli al confine con l’Afghanistan tra cui il TTP.
Spesso Washington ha accusato il Pakistan di offrire rifugio ai talebani e ai leader di Al-Qaeda, il che ha deteriorato i rapporti con Islamabad, soprattutto con il ritorno del governo talebano in Afghanistan nel 2021.
La situazione ai confini dell’Afghanistan rende difficile un controllo da parte del governo sui gruppi ribelli. Il governo centrale però, per molti anni, ha comunque trascurato la condizione esistente nella regione lasciando un vuoto, riempito dallo sviluppo di organizzazioni ribelli.
La linea di confine con l’Afghanistan rappresenta una zona critica anche per il solo fatto che il popolo in questi anni ha subito da vicino il peso della guerra contro il terrorismo, secondo quanto riportato da Al Jazeera.
Alla problematica della sicurezza si aggiunge uno scenario economico altrettanto drammatico. Le riserve di valuta estera si sono dimezzate in meno di un anno e l’inflazione tocca il 25%. La mancanza di riserve estere può provocare una grave carenza dei beni di prima necessità.
Il miglioramento della situazione economica dipenderà interamente dalla visita dei dirigenti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalla decisione di un possibile stanziamento di aiuti da 1,1 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dall’ISPI.