Il Presidente della Federazione Russa ha deciso di prendere parte al test del vaccino nasale contro il coronavirus, sviluppato dal Centro Gamaleja a Mosca. Al fine di sottoscrivere un accordo sull’esperimento vaccinale, Putin ha tenuto un incontro con Denis Logunov, il vicedirettore di questa istituzione. Durante la riunione, Putin si è più volte detto pronto a farsi somministrare il test del vaccino nasale: «Posso prendere parte a quest’esperimento?», ha affermato rivolgendosi a Logunov, il quale ha risposto in maniera positiva. Alla conclusione dell’evento il presidente Putin ha ribadito: «Firmerò l’accordo. Affare fatto! Possiamo concludere l’accordo oggi stesso».
In precedenza, il presidente russo ha raccontato di aver ricevuto domenica 14 novembre un’altra dose di vaccino denominata Sputnik Lite, rassicurando di sentirsi bene.
Nel mese di ottobre, il Ministero della salute della Federazione Russa ha rilasciato al Centro Gamaleja il permesso di condurre una seconda fase di studi clinici del vaccino contro il coronavirus sotto forma di spray nasale. In aggiunta, secondo quanto riportato dal direttore del Centro Gamaleja, Aleksandr Ginzburg, questo nuovo vaccino nasale sperimentale non potrà essere sostituito ai vaccinali convenzionali già approvati, ma sarà un complemento ad essi, allo scopo di fornire a chi lo somministra un’ulteriore protezione contro il virus.
Nell’arco della giornata di incontri, lo stesso vicedirettore del Centro Nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica N.F. Gamaleja ha sottolineato che la vaccinazione contro il Covid, contemporanea a quella per l’influenza, migliora significativamente l’efficacia del vaccino antinfluenzale.
«Se parliamo di efficacia, abbiamo testato e condotto esperimenti speciali. Abbiamo somministrato sia il vaccino contro il Covid che il vaccino antinfluenzale. Ne sono derivati due scenari: nel primo di questi, gli antigeni competono tra di loro, bloccandosi a vicenda e riducendo l’efficacia l’uno dell’altro, al contrario, nell’ultimo scenario sii presenta la possibilità di trarne dei benefici. Abbiamo dimostrato che c’è un significativo aumento dell’efficacia del vaccino antinfluenzale nella vaccinazione congiunta con il vaccino Sputnik V», ha affermato Logunov a conclusione del suo incontro con Vladimir Putin.
Ha altresì ribadito l’importanza della sicurezza durante la somministrazione congiunta, e che entrambi i vaccini debbano essere sottoposti e controllati negli studi clinici. Dal momento che non c’è abbastanza tempo, non sono stati ancora del tutto completati gli studi per testare tutte le combinazioni possibili dei vaccini.
«A mio parere al momento è sufficiente aspettare due settimane, poiché è esattamente questo il periodo associato con le reazioni infiammatorie primarie che passano completamente in due settimane. In questo arco di tempo non avremo sicuramente complicazioni», conclude Logunov. «Ma, d’altra parte, capiremo esattamente che un vaccino non danneggia l’altro».