Secondo quanto dichiarato dalle forze dell’ordine, gli investigatori avrebbero trovato le prove di un’associazione criminale, in cui sarebbe coinvolto anche l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che avrebbe tentato di sottrarre illegalmente e rivendere oggetti di lusso ricevuti da governi stranieri, soprattutto dall’Arabia Saudita, per un valore di almeno 1.2 milioni di dollari, in quello che i media brasiliani hanno definito “O caso das joias”, il caso dei gioielli.
Il giudice della corte suprema Alexandre de Moraes ha autorizzato la pubblicazione dell’indagine della polizia sul gruppo, la cui esistenza sarebbe stata scoperta nei mesi successivi alle elezioni presidenziali del 2022, in cui Bolsonaro è risultato sconfitto dal candidato di sinistra Luiz Inàcio Lula da Silva. Nei primi giorni di luglio, la polizia ha formalmente accusato Bolsonaro di appropriazione indebita, riciclaggio di beni e associazione a delinquere, reati che comporterebbero fino a 25 anni di carcere per il politico, scrive il Guardian.
Secondo il rapporto, tra i gioielli ricevuti dall’ex presidente ci sarebbero collane, anelli, gemelli e orologi Rolex e Patek Phillipe decorati con diamanti. Alcuni di questi oggetti sarebbero stati donati a dipendenti governativi che agivano per conto di Bolsonaro durante i viaggi internazionali, riporta France 24. L’inchiesta della polizia ha affermato che la famiglia di Bolsonaro avrebbe ricevuto “entrate tramite la vendita illegale” dei gioielli e che i proventi sarebbero stati convertiti in denaro contante e aggiunti al patrimonio dell’ex presidente “tramite intermediari, senza utilizzare il sistema bancario formale per nascondere l’origine, l’ubicazione e la proprietà dei fondi”, secondo Brazilian Report. Gli inquirenti hanno inoltre affermato che le somme ricavate dall’attività illecita potrebbero essere stati usati per finanziarie le attività e il soggiorno dell’ex presidente negli Stati Uniti nel 2022, durante le proteste che hanno scosso Brasilia in seguito all’insediamento di Lula. Nel rapporto sarebbe stato incluso anche lo screenshot di una conversazione tra Bolsonaro e il suo assistente Mauro Cid, da cui si evince che il leader era a conoscenza della vendita degli articoli per via di aste negli Stati Uniti, secondo quanto riporta il Guardian.
Quello dei gioielli è l’ultimo di una serie di casi giudiziari riguardanti l’ex presidente brasiliano: tra le inchieste, anche quella per accertare il suo ruolo nelle rivolte nella capitale brasiliana nel 2022, culminate con l’attacco a diversi edifici governativi. Secondo quanto riporta da BBC, in seguito alla diffusione della notizia, il team di Bolsonaro avrebbe restituito una parte dei gioielli.«I capi di stato non hanno alcuna influenza diretta o indiretta su ciò che accade ai regali ufficiali» ha dichiarato Paolo Cunha, avvocato dell’ex presidente. Dal canto suo, Bolsonaro ha commentato quanto accaduto sostenendo che i procedimenti presi contro di lui sono motivati da ragioni politiche.
