giovedì, 21 Novembre 2024
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Copenaghen: il costo ambientale del turismo

Copenaghen lancia un progetto per premiare i turisti eco-friendly, stimolare scelte sostenibili e favorire la convivenza con la popolazione locale

Con l’arrivo dell’estate, diversi Stati europei stanno facendo i conti con l’afflusso di turisti da tutto il mondo. Se alcuni paesi, come l’Italia, cercano di contrastare con restrizioni il cosiddetto overtourism, il sovraffollamento turistico, la Danimarca ha avviato un programma per incentivare un turismo responsabile ed eco-friendly nella capitale.

Il progetto CopenPay, della durata di circa un mese – dal 15 luglio all’11 agosto – come riporta la BBC, punta a stimolare una forma di turismo rispettosa nei confronti dell’ambiente. Il Paese propone ai turisti che adottano scelte sostenibili e si impegnano in attività in favore dell’ambiente delle piccole ricompense, come bicchieri di vino e pasti gratuiti.

Tra le attività sostenibili premiate sono inclusi la raccolta di rifiuti, piccoli lavori di giardinaggio nei parchi pubblici, ma anche scegliere di spostarsi in bicicletta o con il trasporto pubblico e usare le proprie tazze di caffè riutilizzabili, scrive il Guardian.

«Vogliamo che i visitatori prendano decisioni più consapevoli e rispettose dell’ambiente, sperando che in questo modo vivano delle esperienze di viaggio più gratificanti», ha dichiarato Mikkel Aarø-Hansen di Wonderful Copenhagen, l’ente ufficiale per il turismo della capitale danese.

L’obiettivo è soprattutto quello di ridurre l’impatto negativo che il turismo inevitabilmente ha sull’ambiente: «Quando vai all’estero, se viaggi in aereo o in macchina, inquini», ha affermato Rikke Holm Petersen, la responsabile della comunicazione dell’ente.

Il programma non si applica a tutte le attività della città. Per il momento, solo 24 – tra musei, locali ed esercizi di altro genere – hanno aderito all’iniziativa. La loro partecipazione non prevede alcun rimborso da parte del Governo per i servizi offerti ai turisti “responsabili”.

CopenPay si basa interamente sulla fiducia. Questo significa che è improbabile che ai turisti venga chiesto di dimostrare il loro impegno in attività sostenibili, anche se in alcuni casi «potresti dover mostrare una foto di te in bicicletta o del tuo biglietto per i mezzi pubblici», ha proseguito Petersen.

Inoltre, tramite questo progetto la città spera di coltivare un tipo di turismo che apporti benefici a doppio senso: da un lato per i turisti che visitano la capitale e dall’altro per la città stessa e per i suoi abitanti, promuovendo una temporanea convivenza efficiente e vantaggiosa.

Commentando il progetto CopenPay, un turista inglese ha affermato che difficilmente si dedicherà alla raccolta dei rifiuti in cambio di una ricompensa. In ogni caso, se l’iniziativa avrà successo quest’estate, sarà estesa anche al resto dell’anno.

In direzione opposta va la Spagna, in particolare Barcellona, dove alcuni abitanti hanno manifestato all’inizio del mese di luglio contro il sovraffollamento di turisti.

«I cittadini soffrono direttamente le conseguenze del turismo, con l’aumento del costo della vita, degli affitti, la pressione sui servizi pubblici e la perdita dell’identità locale della città», hanno dichiarato gli organizzatori della marcia. In più, alcuni residenti locali si sono scontrati con dei turisti, impedendo loro di accedere ai ristoranti o infastidendoli con delle pistole ad acqua, riferisce El País.

Anna Valle
Studentessa di Investigazione, Criminalità e Sicurezza internazionale
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