Gli italiani stanno vivendo un insolito periodo di armonia politica, grazie all’arrivo di Mario Draghi, il Primo Ministro, che ha portato una leadership decisa nel mezzo della pandemia, contribuendo anche alla crescita dell’economia del Paese. Tuttavia, questo equilibrio sarà messo a rischio quando verrà eletto un nuovo Presidente della Repubblica nel mese di gennaio. L’argomento è al centro del dibattito politico, poiché potrebbe lasciare l’Italia in una situazione critica. Non ci sono candidati ufficiali alle elezioni presidenziali italiane, ma Draghi è stato indicato come il favorito per succedere a Sergio Mattarella, il cui mandato scadrà il prossimo 3 febbraio. Durante la conferenza stampa di fine anno, il Primo Ministro ha risposto alle domande riguardo il suo futuro, lasciando intendere di essere pronto per il ruolo di Presidente. «Il mio destino personale non ha importanza, non ho ambizioni particolari. Se volete, sono un nonno al servizio delle istituzioni», ha affermato.
Il Presidente italiano è in gran parte un ruolo cerimoniale, anche se con il potere di risolvere crisi politiche, scegliere i Primi Ministri e indire elezioni anticipate. Mattarella è stato costretto a intervenire diverse volte per risolvere le crisi, tra cui invitare Draghi a formare un governo più unito dopo la caduta del governo guidato da Giuseppe Conte, a febbraio 2021.
Il momento delle elezioni, che dovrebbero iniziare nella terza settimana di gennaio, è delicato. Draghi è un buon candidato, ma il passaggio al Quirinale comporterebbe la fine anticipata del suo governo, minando gli sforzi fatti fin ora per attuare le riforme necessarie al fine di garantire la ripresa economica a seguito della pandemia.
«È la prima volta che questa elezione è economicamente importante. Il Paese ha perso il 10% del PIL a causa della pandemia e ora, con Draghi, c’è questa nuova fiducia. La domanda è se questa possa durare anche dopo le elezioni presidenziali», ha affermato Wolfango Piccoli, co-presidente della società di ricerca londinese Teneo.
Altri nomi menzionati come ipotetici sostituti di Mattarella sono l’attuale Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, l’ex Presidente del Consiglio, Romano Prodi, un altro ex Presidente del Consiglio e attuale commissario europeo dell’Economia, Paolo Gentiloni, e Gianni Letta, consigliere di lunga data di Silvio Berlusconi, che è ex Primo Ministro, leader di Forza Italia, ma soprattutto l’unico politico candidato esplicitamente per il ruolo di Presidente secondo i media italiani.