venerdì, 29 Marzo 2024
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SpaceX: nuove sfide per i progetti Starship e Starlink

Ritardo nella produzione dei motori Raptors e mancata approvazione da parte dell'Amministrazione Federale dell'Aviazione per il nuovo lancio di Starship previsto all’inizio del 2022: ecco le nuove sfide che SpaceX deve affrontare per lo sviluppo dei progetti Starship e Starlink

La Space Exploration Technologies Corporation, il nome formale della società fondata da Elon Musk quasi due decenni fa, meglio conosciuta come SpaceX, sta sviluppando il «più grande razzo mai realizzato»

A dicembre, durante un evento organizzato dal Wall Street Journal, Musk ha affermato che lo «Starship è un progetto difficile, difficile, difficile», dato che richiede più tempo di qualsiasi altra singola iniziativa e ha avvertito che il veicolo, insieme al servizio Internet Starlink, sta creando sfide significative per l’azienda.

Infatti a novembre, l’azienda ha avuto problemi con la produzione del motore Raptor, un motore a metano a combustione interna a flusso pieno, specifico per il veicolo Starship. Come ha sottolineato Musk in una e-mail, inviata durante le festività del Ringraziamento ai suoi dipendenti, i problemi di produzione sono diventati ancora più pronunciati «Poiché abbiamo approfondito i problemi successivi all’uscita del precedente senior management, sfortunatamente si sono rivelati molto più gravi di quanto riportato».

In aggiunta, a pochi giorni dalla fine dell’anno, i commissari federali dell’Amministrazione Federale dell’Aviazione (AFA) hanno ritardato di due mesi il rilascio di una revisione ambientale del piano di SpaceX utile al lancio di un nuovo razzo Starship.

L’AFA sta valutando come i lanci e gli atterraggi dei razzi potrebbero influenzare la qualità dell’aria, il rumore e altri problemi ambientali: ​​l’analisi ambientale è solo una parte del processo per la concessione di licenze per spazi commerciali, in quanto SpaceX deve anche soddisfare i requisiti di sicurezza, rischio e responsabilità finanziaria della AFA.

Il prototipo Starship SN15 di SpaceX decolla dalla sua piattaforma di lancio in una struttura SpaceX a Boca Chica, in Texas. Fonte: Wikimedia Commons.

Denominato Starship, il veicolo aerospaziale è stato ideato per ricoprire numerose funzioni: trasportare merci da una parte all’altra del globo; portare un giorno le persone sulla Luna o su Marte; inviare satelliti in orbita.

Il sistema è progettato per essere completamente e rapidamente riutilizzabile: completamente poiché i principali elementi hardware non vengono scartati in mare o bruciati, come accade con altri sistemi di lancio, ma ritornano a terra per poter essere nuovamente usati; rapidamente in quanto dopo il ritorno dallo spazio, l’astronave può essere ricaricata di propellente ed essere pronta, in un breve periodo di tempo, per un nuovo lancio, come un aereo.

Il progetto prevede che il veicolo sia costituito da un parte inferiore, denominata Super Heavy, e da una superiore che si chiama anch’essa Starship. Negli ultimi anni, SpaceX ha testato vari prototipi della parte superiore nella sua struttura Starbase a Boca Chica, in Texas: la società ha iniziato nel 2019 con un “articolo di prova” alto 39 metri chiamato Starhopper; solo però, ad inizio di maggio 2021, la Starship SN15, alta 16 metri, è riuscita per la prima volta ad atterrare sulla stessa piattaforma di lancio, dopo un volo di sei minuti, salendo fino a 10 chilometri. 

Si è visto come lo Starship sia utile anche ad inviare satelliti nello spazio: da questo riusciamo a capire come questo progetto sia collegato con un altro, lo Starlink.

Essa è una rete Internet interconnessa con migliaia di satelliti, nota nell’industria spaziale come una costellazione, progettata per fornire Internet ad alta velocità ai consumatori di qualsiasi parte del pianeta. 

Presentato da Musk nel 2015,  molti investitori ritengono possa alla fine costituire la maggior parte delle entrate della società, SpaceX ha dichiarato quest’estate di avere circa 140.000 clienti Starlink: i costi per il servizio sono di $ 99 al mese, con un addebito di $ 499 per un terminale Internet, o di circa la metà dell’importo che costa all’azienda per realizzarlo.

Laura Ponte
Studentessa della Facoltà di Investigazione, Criminalità e Sicurezza internazionale
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