Novak Djokovic, il tennista serbo numero uno del mondo, ha destato molto scalpore in Australia dopo aver annunciato che gli fosse stata concessa dalle autorità un’esenzione dal vaccino contro il COVID-19, necessario per poter prendere parte all’Australian Open di gennaio.
L’Australia richiede che tutti i visitatori stranieri che entrano nel paese siano vaccinati con doppia dose, o che perlomeno abbiano avuto il COVID-19 negli ultimi sei mesi. In caso contrario, infatti, sarebbero tenuti a svolgere una quarantena di 14 giorni. Tuttavia, Djokovic (che aveva già precedentemente manifestato la sua contrarietà al vaccino) ha annunciato attraverso i propri canali social di aver ricevuto una deroga medica che lo esonerasse da tale obbligo. Non sembra che il tennista presenti una condizione medica grave, come miocardite o infiammazione del muscolo cardiaco.
Pertanto, quando Djokovic è atterrato all’aeroporto di Melbourne mercoledì 5 gennaio, è stato analizzato rapidamente il suo caso e gli è stato negato l’accesso al paese. Il suo visto è stato annullato, e il tennista è stato portato in un centro di detenzione migratoria temporanea.
Non ha ancora espresso la propria opinione a riguardo, ma la sua equipe si è dichiarata furiosa per l’accaduto, sostenendo che si tratti di una strategia mediatica dovuta all’elevata popolarità del serbo. Ci sono, infatti, altri tre tennisti con esenzioni non identificate ai quali, invece, è stato consentito l’accesso al paese.
Il presidente della Serbia Aleksander Vucic, dal suo canto, ha accusato le autorità australiane di “molestare” Djokovic, affermazione respinta con perentorietà dal governo di Canberra, a carico del controllo di frontiera.
Attualmente, sembra che lo sportivo abbia ricevuto il via libera per partecipare alla gara, com’è stato deciso durante l’udienza della Corte del circuito federale e del Tribunale della Famiglia dell’Australia nella quale è stato analizzato il caso, questo lunedì 10 gennaio. Il serbo, quindi, potrà ora competere per stabilire il nuovo record di 21 trionfi nei tornei del Gande Slam.
Altri tennisti hanno espresso il proprio parere sulla situazione del collega. In particolare, lo spagnolo Rafael Nadal ha dichiarato che il diniego da parte delle autorità non può aver sorpreso eccessivamente Djokovic. «Lui sapeva perfettamente quali erano le condizioni già da molti mesi», ha spiegato. «Ha fatto la sua scelta».
«Se la sua esenzione fosse nel rispetto delle regole, allora dovrebbe essere qui. Altrimenti no», è stata invece l’affermazione del russo Daniil Medvedev, attuale campione del US Open.