Nella giornata di Lunedì 5 dicembre l’esercito russo ha lanciato un nuovo massiccio attacco missilistico contro l’Ucraina. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha dichiarato che i missili hanno danneggiato in particolare le infrastrutture di tre regioni, precisando però che il sistema energetico del Paese risulta essere ancora intatto. Secondo le autorità moldave, poco dopo l’attacco russo, frammenti di un missile sono stati trovati in un frutteto vicino alla città di Briceni, vicino al confine con la regione di Chernivtsi in Ucraina.
Sul sito dell’agenzia di stampa NOVA viene riportato che “Vicino alla città di Briceni, in Moldavia, è stato trovato un razzo in un frutteto. L’oggetto esplosivo è stato scoperto da una pattuglia della polizia di frontiera, che ha intensificato la vigilanza in relazione ai raid dinamitardi russi di oggi”, stando a quanto dichiarato il Ministero degli Interni moldavo in un comunicato.
Denys Shmyhal ha dichiarato che gli scioperi hanno colpito le strutture energetiche delle regioni di Kiev, Vinnytsia e Odessa. “In alcune regioni è stato necessario applicare arresti di emergenza per bilanciare il sistema ed evitare incidenti. I soccorritori sono già al lavoro per eliminare le conseguenze dell’attacco e restituire la corrente a tutte le case”, ha scritto il primo ministro sul suo canale Telegram come riportato dal sito d’informazione gazeta.ru.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskij ha dichiarato che la maggior parte dei missili lanciati dalla Russia sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea, facendo un ringraziamento pubblico a tutti coloro che hanno lavorato per difendere il Paese e ripristinare in breve tempo la corrente elettrica.
Come riporta il canale d’informazione Ria Novosti, Il comando delle forze aeree ucraine ha annunciato che lunedì, che i russi hanno sparato 70 missili, di cui più di 60 sono stati abbattuti. Secondo l’Aeronautica militare ucraina, 38 missili da crociera X-101 e X-555 sono stati lanciati da otto aerei provenienti dalle aree del Mar Caspio e di Volgodonsk, 22 missili da crociera Kalibr sono stati lanciati da navi della Flotta del Mar Nero e altri dieci missili da crociera X-22, X-59 e X-31P sono stati lanciati da aerei provenienti dall’area del Mar Nero. Sempre nello stesso resoconto viene reso noto che armi ad alta precisione basate su aria e mare hanno colpito il sistema di comando militare e le relative strutture del complesso di difesa dell’Ucraina, i centri di comunicazione, l’energia e le unità militari.
Questo è solo ultimo di altri episodi analoghi: alla fine di ottobre, i detriti di un missile russo abbattuto dalla difesa aerea ucraina erano già caduti nella zona di confine con la Moldavia. A tale episodio, Chisinau ha annunciato l’espulsione di un diplomatico russo, a cui la Russia ha risposto espellendo un diplomatico moldavo.