Nella mattina del 12 febbraio 2023 Evgenij Prigožin ossia il fondatore del gruppo Wagner, compagnia militare privata russa, ha comunicato via Telegram di aver preso la cittadina di Krasna Hora (situata a Nord della città ucraina di Bakhmut, nella regione del Donbass). Come è stato affermato dal Guardian, un gruppo di esperti americani dell”Institute for the Study of War” ha notato dei movimenti delle forze russe vicino alla cittadina ucraina.
Il gruppo Wagner ha agito precedentemente in Siria e in molti paesi africani; è composto principalmente da ex detenuti delle carceri russe ai quali, secondo il Guardian, Prigožin ha promesso la libertà e un compenso monetario al loro ritorno in Russia. Prigožin in passato è stato in carcere a causa delle numerose rapine da lui svolte, per cui sa come parlare ai detenuti. Il Guardian riporta le dichiarazioni rilasciate in un’intervista di un detenuto delle carceri che Prigožin ha visitato: «Lui è uno di noi. Credo che molte persone si siano affiliate al gruppo perché si fidano di Prigožin. Non credono allo Stato, piuttosto a lui e alle sue promesse di libertà».
La TASS ha riportato le parole di Denis Pušilin, il capo provvisorio della Repubblica Popolare di Donetsk, che ha comunicato che l’avanzamento russo sta continuando verso la periferia della città; ciononostante, non vi è stato alcun comunicato ufficiale da parte del Ministero della Difesa russo.
Bakhmut, infatti, è un territorio conteso da mesi e come riporta il New York Times gli ucraini vogliono resistere, ma tengono in considerazione anche una possibile ritirata. In aggiunta, la BBC ha comunicato che alcuni cittadini sono favorevoli all’arrivo dei russi; circa 5.000 civili sono rimasti a Bakhmut dei 70mila abitanti che vi risiedevano fino ad un anno fa, adesso la città è rimasta senza acqua ed elettricità, un territorio diventato testimone dei peggior combattimenti avvenuti fino ad ora in Ucraina.
Per la Federazione Russa, secondo il New York Times, Bakhmut sarebbe il coronamento della conquista della parte orientale ucraina, cioè il Donbass: territorio ricco di giacimenti minerari, in cui si parla sia ucraino che russo. È una zona contesa sin dal 2014, per cui si sono perse innumerevoli vite in una guerra prima invisibile, andata intensificandosi ed ora sotto gli occhi del mondo.