giovedì, 21 Novembre 2024
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Cile: schierate le Forze Armate per ridurre l’immigrazione clandestina

Il Governo cileno colloca Forze Militari nella Macrozona Nord del Paese: l'immigrazione clandestina diminuisce del 55% rispetto al 2022

L’arrivo di migranti clandestini nel nord del Cile è diminuito del 54,5% nei primi tre mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2022. Il forte calo è dovuto in gran parte allo schieramento delle Forze Armate ordinato dal Governo di Gabriel Boric in tre regioni della cosiddetta ‘Macrozona Nord’ del Paese, al confine con Bolivia e Perù.

La misura, approvata dal Parlamento, è entrata in vigore un mese fa per far fronte alla questione dell’immigrazione clandestina e alla crisi di sicurezza nell’area che rappresenta la principale porta d’ingresso nel Paese sudamericano per gli stranieri sprovvisti di documenti.

Secondo quanto riportato da El Pais, i venezuelani, che nel primo trimestre dell’anno scorso costituivano l’80% degli arrivi, ora ne rappresentano solo il 36%; il resto sono cittadini boliviani. «Questi sono dati oggettivi e possono dimostrare i risultati ottenuti dalle Forze Armate sul confine settentrionale», ha riferito questa settimana il sottosegretario agli Interni Manuel Monsalve mentre si trovava a Iquique, capitale della regione di Tarapacá, dove si concentrano i tre quarti degli arrivi di migranti clandestini.

Il numero medio settimanale di ingressi rilevati nei primi mesi del 2022 ammonta a 967 persone. «Qual è la realtà di quest’anno? Al 19 marzo, si registra una media di 440 persone, il 55% in meno di ingressi alla frontiera settentrionale del Paese», ha continuato Monsalve.

Inoltre, secondo i dati riportati dall’istituzione militare dei Carabineros de Chile e dalle Forze Armate, anche le cifre relative ai rimpatri degli stranieri clandestini è cambiato: un anno fa, solo il 10% era stato rimpatriato nel Paese d’origine, mentre ora la percentuale è del 59%.

Durante la ventottesima edizione del vertice iberoamericano a Santo Domingo, tenutasi la scorsa settimana, il Presidente Boric ha esortato gli altri leader presenti ‘a collaborare tra Paesi di origine, di transito e di destinazione’.

In occasione di una recente visita del presidente a Colchane, una piccola città di confine con la Bolivia che è arrivata ad avere più stranieri senza documenti che abitanti, il presidente ha dichiarato di aver incaricato il nuovo ministro degli Esteri, Alberto van Klaveren, di rafforzare i colloqui con i paesi vicini, in particolare con la Bolivia, con cui le relazioni diplomatiche risultano interrotte dal 1978.

La misura eccezionale di schieramento dei militari nella Macrozona Nord è valida per 90 giorni, con possibilità di proroga. Gli agenti possono svolgere tre funzioni: controllo dell’identità, controllo del bagaglio nel caso in cui vi sia un elemento che indichi la commissione di un reato e arresto nel caso in cui entrino senza documenti.

Nelle aree in cui sono stati dislocati i militari si concentra un aumento a livello nazionale dei crimini associati al traffico di esseri umani, armi e droga. Nel caso di Tarapacá, è anche il luogo con il più alto tasso di omicidi associati alla criminalità organizzata in Cile.

Gianluigi Micelli
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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