La polizia indiana arresta il separatista di 30 anni, Amritpal Singh, accusato di aver istigato alla violenza la popolazione sikh per ottenere l’indipendenza nel Punjab.
Amritpal Singh ha vissuto nel distretto di Amritsar del Punjab, trasferendosi all’età di 19 anni a Dubai. Dopo il suo ritorno in India, l’anno scorso, viene messo alla guida della popolazione sikh, che rappresenta l’1,7% della popolazione indiana, nella rivendicazione dei diritti.
I discorsi di Singh negli anni sono diventati popolari tra i sostenitori del movimento Khalistan, nato nel 1947, anno dell’indipendenza indiana dal dominio coloniale.
Il movimento raggiunge il suo apice negli anni ’70 ’80 con l’obiettivo di creare una nazione indipendente sikh all’interno dello stato del Punjab.
Gli eventi che hanno portato all’arresto di Singh sono iniziati a febbraio, quando i suoi sostenitori hanno preso d’assalto una stazione di polizia nel Punjab con spade e pistole.
Il 18 marzo, la polizia del Punjab ha istituito posti di blocco e dispiegato migliaia di persone nel tentativo di arrestarlo per il suo coinvolgimento nell’assalto alla stazione di polizia, secondo quanto riportato da Al Jazeera.
Singh è stato infine arrestato domenica nel villaggio di Rode, distretto di Moga, nel Punjab, esattamente nel villaggio di Gurdwara, un luogo di culto sikh. È stato arrestato ai sensi del National Security Act, che consente a coloro che sono considerati una minaccia per la sicurezza nazionale di essere detenuti senza accusa fino a un anno.
Un alto funzionario delle forze di polizia del Punjab ha detto che Singh verrà trasferito a Dibrugarh, nello stato nord-orientale dell’Assam, dove alcuni dei suoi collaboratori sono già in prigione, secondo quanto riportato da Al Jazeera.