Il Brasile vuole compiere ulteriori passi in avanti per aiutare le realtà più povere e marginalizzate. Già un decennio fa ha introdotto delle quote universitarie per studenti poveri e neri che hanno rivoluzionato la vita di tante famiglie.
Il Ministro del Lavoro e dell’Occupazione Luiz Marinho ha annunciato di creare quote specifiche per le persone trans (2% dei posti), indigene (un altro 2%) ed estendere al 45% i posti per brasiliani neri e meticci, e al 6% per i disabili. L’iniziativa riguarda il concorso pubblico per l’assunzione di 900 nuovi ispettori del lavoro nella pubblica amministrazione, secondo quanto riporta El País.
Il Ministero del Lavoro e il suo titolare cercano ora la formula legale per realizzare questa volontà politica. Tuttavia, non è chiaro se il presidente e il governo abbiano accolto la proposta di aumentare le quote di concorso per entrare nell’amministrazione. Il ministero ha comunque confermato l’iniziativa, ma l’esecutivo non ha risposto alle domande che riguardano la proposta.
La notizia di questa iniziativa è arrivata poche ore dopo la giornata internazionale per i diritti LGBTI e poco dopo che la Corte suprema degli Stati Uniti ha deciso di porre fine alla discriminazione positiva basata sulla razza nelle università. Molti dei principali edifici ufficiali del Brasile, come il Congresso o il Palazzo di Itamaraty, sede del Ministro degli Affari Esteri, hanno celebrato il Pride LGTBI con illuminazione multicolore.
In un paese dove i meticci e i neri rappresentano il 56% della popolazione, ora sono anche la maggioranza tra gli studenti nelle università pubbliche. Ciò ha costituito una grande rivoluzione: la presenza di un laureato in una famiglia come elemento di cambiamento ed elevazione sociale.
Il paese più popoloso dell’America Latina si costituisce come teatro di importanti progressi in diritti sociali per transessuali. Per esempio, quattro donne transessuali sono state elette alle ultime elezioni, due al Congresso, una al Parlamento statale di Rio de Janeiro e una a quello di Sergipe. Inoltre, alcune aziende private iniziano a mostrare interesse nell’assumerli come parte dei loro piani di diversità. Ciononostante, le transessuali brasiliane hanno notevoli problemi a cercare lavoro e la loro aspettativa di vita è notevolmente inferiore rispetto a quella dei loro connazionali, per questo motivo difficilmente raggiungono la vecchiaia.
La discriminazione è letale per questa minoranza, come dimostra l’ultimo bilancio di Trans Murder Monitoring, una rete internazionale di ONG, che conta 96 trans uccise in un anno, tra il 2021 e il 2022.