Lunedì 22 aprile, in Regno Unito il Parlamento ha approvato il disegno di legge che prevede l’invio in Ruanda dei migranti giunti clandestinamente in territorio britannico. Il Primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato che l’obiettivo primario del Rwanda Bill è quello di “scoraggiare i migranti vulnerabili dall’intraprendere attraversamenti pericolosi”, con riferimento alle rotte clandestine che attraversano il Canale della Manica, e di “interrompere il modello di business delle bande criminali che li sfruttano”, come riportato dalla CNN. Con questa legge, il Governo britannico ha voluto mettere in chiaro che chiunque giunga illegalmente in Gran Bretagna non avrà diritto a restarvi, così da disincentivare l’immigrazione irregolare.
Il Rwanda Bill è stato approvato dopo mesi di “ping-pong” tra le due Camere del Parlamento britannico, scrive la CNN, poiché la Camera dei Comuni continuava a respingere gli emendamenti proposti dalla Camera dei Lord. Secondo questo disegno di legge, una volta trasferiti in Ruanda, i migranti avranno la possibilità di avanzare lì la loro domanda d’asilo, riporta la BBC. Nel caso in cui la domanda venisse accolta, il soggetto avrà diritto a rimanere in Ruanda, altrimenti potrà presentare domanda d’asilo in uno altro “Paese terzo sicuro”, ovvero fare richiesta di restare nello Stato africano per altre motivazioni. In ogni caso, non gli sarà possibile tornare nel Regno Unito.
In realtà, il disegno di legge risale al 2022, all’epoca del Primo ministro Boris Johnson, ma aveva sin da subito incontrato diversi ostacoli, come riporta Al Jazeera. A giugno di quell’anno, infatti, la Corte Europea dei Diritti dell’uomo (CEDU) ha cancellato il primo volo di migranti in programma. In seguito, nel 2023, la Corte Suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il progetto di legge. La Corte, infatti, ha stabilito che il Governo britannico non avrebbe potuto garantire la sicurezza dei migranti trasferiti nel Paese africano. Allo stesso modo non avrebbe potuto assicurare il rispetto del principio di non-refoulement da parte del Ruanda, principio che vieta il respingimento di un individuo verso un territorio nel quale la sua vita e la sua libertà sarebbero seriamente messe a rischio. Sul tema, la Corte ha evidenziato in quell’occasione l’alto tasso di rifiuto in Ruanda di domande d’asilo di soggetti provenienti da zone del mondo in conflitto.
Per ovviare al problema, nello stesso anno il Regno Unito ha stipulato con il Governo di Kigali un accordo che assicura ai migranti trasferiti di non essere espulsi e rinviati in Paesi non sicuri, riporta la BBC. Questo non ha fatto cambiare idea alle associazioni per i diritti umani, che giudicano lo schema previsto dal Rwanda Bill inumano e illegale, come riportato da Al Jazeera. Intanto, Sunak ha affermato che il Governo britannico ignorerà qualsiasi eventuale divieto imposto dalla CEDU alla partenza dei voli verso il Ruanda, i primi previsti entro 10-12 settimane. Questo costituirebbe un grave precedente a livello internazionale, liberalizzando altri possibili atteggiamenti in contrasto con quanto disposto dalla CEDU.