La Louisiana ha approvato lunedì 3 giugno un disegno di legge che autorizza i giudici a ordinare la castrazione chirurgica di coloro che commettono determinati crimini sessuali. Con l’approvazione del Governatore Jeff Landry, il disegno diventerebbe legge e, se così fosse, la Louisiana sarebbe il primo Stato USA a consentire una condanna simile.
A ricevere questa punizione potrebbero essere coloro che hanno subito una condanna per crimini sessuali aggravati, quali stupro, incesto e molestie, ai danni di bambini di età inferiore ai 13 anni, riferisce il Guardian. Al momento, il numero di persone condannate per questo genere di reati in Louisiana è pari a 2.224, ma la legge – se ratificata – verrebbe applicata solo ai colpevoli di reati perpetrati a partire dal 1° agosto 2024.
L’idoneità al procedimento di castrazione chirurgica del soggetto condannato dovrà prima essere stabilita da un esperto medico nominato dal tribunale. In aggiunta, chi rifiuterà di sottoporsi alla procedura potrà essere accusato di inadempienza e, di conseguenza, rischiare una pena da tre fino a cinque anni di carcere supplementari.
Già dal 2008, la legislazione dello Stato della Louisiana prevede la possibilità di ordinare la castrazione chimica in caso di crimini sessuali, sebbene i dati indichino che raramente i giudici vi fanno ricorso. Nel dettaglio, alcuni funzionari dello Stato hanno dichiarato che dal 2010 al 2019 solo in uno o due casi i giudici hanno imposto questa misura.
La Louisiana non è l’unico Stato USA a contemplare la procedura di castrazione chimica – che consiste nella prescrizione di farmaci per la repressione della libido – come metodo per ridurre la recidiva. Essa, infatti, è in vigore anche in Alabama, California, Florida e Texas.
Entrambe le Camere della legislatura della Louisiana sono a maggioranza repubblicana, fattore determinante nell’approvazione del disegno di legge. Tuttavia, la proposta è stata avanzata proprio da una Senatrice democratica, Regina Barrow, la quale ha commentato: «Stiamo parlando di bambini che vengono violati da qualcuno. Ciò è imperdonabile».
«Voglio assicurarmi che i nostri bambini siano al sicuro», ha aggiunto il mese scorso la Senatrice, come riportato da Reuters. Ad ogni modo, non è mancata l’opposizione di altri democratici, che giudicano la castrazione chirurgica una punizione crudele e soprattutto irreversibile, al contrario della castrazione chimica.
«È inefficace nella migliore delle ipotesi e barbarica nella peggiore», ha dichiarato Sandy Rozek, portavoce della National Association for Rational Sexual Offense Laws (NARSOL), organizzazione non profit che si batte per il cambiamento delle “oppressive” leggi statunitensi sui reati sessuali.
La Senatrice Barrow ha parlato della castrazione chirurgica come di un passo avanti nelle punizioni di reati orribili e come di un potenziale deterrente. Dall’altro lato, in molti hanno espresso dubbi sull’efficacia stessa della misura e sulla sua eccessiva severità, specialmente se applicata a individui che hanno commesso un solo reato, senza menzionare possibili errori giudiziari