lunedì, 8 Luglio 2024
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Nigeria colpita da tre attacchi kamikaze

Jihadisti hanno attaccato un matrimonio, un funerale ed un ospedale

Sale ad almeno 30 vittime il bilancio dei morti per mano di donne kamikaze in Nigeria. Ad essere presi di mira sono stati un matrimonio, un ospedale ed un funerale nella parte nord-orientale del Paese.

Il vice presidente Kashim Mustapha si è recato in visita all’ospedale di Maiduguri, dove i feriti degli attentati, di cui se ne contano almeno 40, sono in cura. Nel frattempo, il presidente Bola Tinubu condanna gli attacchi definendoli come «disperati atti di terrore», riporta la BBC.

Tinubu promette anche severe conseguenze per i responsabili del massacro e pone l’accento sulle recenti conquiste ottenute contro gli jihadisti. «Il presidente dichiara che i sostenitori di questa violenza sfrenata dovranno renderne conto alla giustizia, e che questi attacchi codardi non sono che un episodio isolato, poiché il suo governo non permetterà alla nazione di scivolare in un’era di paura, lacrime, dolore e sangue», si legge su un post di Facebook scritto dal portavoce della Presidente.

I tre attacchi si sarebbero verificati il 29 giugno nella città di Gwoza, vicino al confine col Camerun. Stando a quanto riporta Al Jazeera, a far detonare l’esplosivo impiegato per il massacro sarebbe stata una donna che portava un bambino sulle spalle.

Un secondo attacco si sarebbe consumato all’ospedale della stessa città, mentre il terzo avrebbe preso di mira proprio il funerale delle vittime dell’attacco al matrimonio. La lista delle vittime totali sarebbe compresa di diversi uomini, bambini e donne incinta.

Seppur nessun gruppo abbia ancora rivendicato le azioni, per molti è facile intuire chi siano i responsabili. La regione colpita, infatti, non è nuova ad episodi di questo genere, ma è da 15 anni che subisce la violenza perpetrata da Boko Haram, il gruppo terroristico di matrice islamica responsabile nel 2014 del rapimento di 270 studentesse nella città di Chibok.

Oltre ad essere famigerato come gruppo, le modalità in cui opera sono molto simili a quelle adoperate nei tre attacchi kamikaze. Boko Haram infatti sarebbe il gruppo terroristico che fa maggiormente uso di donne per attentati suicidi nel mondo, sfruttando l’abito dell’hijab per meglio coprire gli esplosivi.

La stessa città di Gwoza nel 2014 fu presa dai terroristi e l’esercito nigeriano riuscì a riconquistarla solo un anno dopo. Da allora la città continua ad essere presa di mira dagli jihadisti e i rapimenti sembrano non volersi fermare.

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