mercoledì, 4 Dicembre 2024
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Tragedia a Scampia: crollo causa tre morti e 12 feriti

L’incidente si è verificato al terzo piano di un complesso residenziale di Napoli, con il crollo parziale di un ballatoio

Il cedimento di un passaggio sopraelevato nella Vela di Scampia, avvenuto poco dopo le 22:30 di lunedì 22 luglio, ha provocato tre vittime e 12 feriti. Dopo il crollo, i vigili del fuoco hanno scavato tra le macerie ed evacuato 800 persone.

Nell’incidente hanno perso la vita Roberto Abruzzo, di 29 anni, deceduto durante il crollo e Margherita Della Ragione, di 35 anni, deceduta in ospedale. Secondo quanto riportato da Agenzia Nova, il bilancio della tragedia si è aggravato durante la mattinata di mercoledì 24 luglio, con il decesso di Patrizia Della Ragione, di 53 anni. Delle 13 persone ferite, 7 sono bambini, di cui 2 ricoverati in terapia intensiva.« Siamo profondamente addolorati per la tragedia di ieri sera» ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi «i nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i controlli di sicurezza». Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso le sue condoglianze alle vittime e alle loro famiglie, secondo quanto riportato da Euronews

Nell’individuare le cause del crollo, secondo la BBC alcuni dei residenti avrebbero attribuito l’incidente alla scarsa qualità dei lavori in corso. «Ogni mattina, i martelli pneumatici fanno vibrare l’edificio, mentre cadono le rocce» ha dichiarato una donna alla Rai. Altri testimoni hanno sostenuto l’ipotesi che il crollo sia avvenuto in seguito a un litigio tra due nuclei familiari e che il peso concentrato sul ballatoio abbia contribuito al cedimento di una struttura già precaria, come riporta Rai News. Nel frattempo, la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. 

Progettato dall’architetto Francesco di Salvo e costruite durante gli anni ‘60 e ‘70, con lo scopo di ospitare una popolazione in rapida crescita, l’edificio faceva parte di un complesso residenziale composto da sette edifici, denominati “Vele” per la forma triangolare. Secondo quanto riporta il Guardian, ogni isolato aveva la capacità di ospitare tra le 210 e 240 famiglie e ciascun palazzo era attraversato da una passerella centrale, al fine di rafforzare le interazioni nella comunità. «La speranza era quella di ricreare un tradizionale quartiere napoletano» ha affermato l’architetto Antonio Memoli «purtroppo non è andata così. A progetto ultimato, i lavori sono rimasti incompiuti e i fondi sono stati intascati da privati».

A partire dal mese di aprile 2024, il comune di Napoli ha annunciato l’avvio di un progetto di riqualificazione urbana dal valore di 18 milioni di euro, in quello che è stato descritto dal Guardian come tentativo compiuto dalle autorità per ridurre la reputazione negativa di Scampia, considerata centro nevralgico della criminalità organizzata. «Scampia si estende per circa 200 ettari e non è abitata solo da criminali» ha dichiarato il giornalista Nunzio Ingiusto su First online «la tragedia segnala la necessità di terminare al più presto i lavori».

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