È giunta l’ora della verità per gli Stati Uniti, e Donald Trump sembrerebbe avanzare rapidamente verso la Casa Bianca.
A rendere questa probabilità sempre più concreta sono innanzitutto i voti di tre dei sette swing states (Pennsylvania, Carolina del Nord e Georgia) che, come riporta il Guardian, hanno appoggiato Joe Biden alle presidenziali del 2020, ma hanno cambiato colore quest’anno. Lo stesso può dirsi per la Florida, in cui Trump ha superato Harris di 13 punti, mentre aveva vinto di meno della metà quattro anni fa.
La mappa elettorale che è andata delineandosi durante la giornata del 5 novembre è, secondo la BBC, più simile a quella del 2016 (anno della vittoria di Trump), rispetto a quella del 2020, che ha visto trionfare Joe Biden.
Potrebbe essere ancora presto per parlare, ma le ragioni di una vittoria repubblicana sembrerebbero sostenute da una preoccupazione maggiore dei cittadini verso temi quali l’economia e il lavoro che, secondo un sondaggio di AP VoteCast, riportato dal Guardian, rappresenterebbero una maggiore fonte di inquietudine rispetto al tema della democrazia, punto chiave della campagna di Harris. Questo fattore avrebbe dato una spinta non indifferente ai Repubblicani, che sono spesso visti positivamente per la loro gestione dell’economia. Inoltre, l’avanzamento di Trump nei battleground states sarebbe dovuto anche a dei comizi di successo tenuti dal tycoon nelle zone rurali, come riportato ancora dalla BBC.
D’altra parte, la Harris ha conquistato finora le contee urbane e suburbane, che hanno riconfermato il loro appoggio ai democratici, dopo aver votato Biden nel 2020. Anche le aspettative legate al genere sono state confermate, con un sostegno per Harris da parte delle donne che è superiore a quello per Trump, votato maggiormente dagli uomini. Tuttavia, secondo gli ultimi sondaggi, la percentuale di donne a sostegno di Kamala Harris rimane comunque inferiore a quella di Biden (si parla di un 54% contro un 57% del 2020).
In definitiva, nell’attesa di un risultato finale che confermi il nuovo inquilino della Casa Bianca, rimane una certezza: sono i blue wall states a fare la differenza, a prendere la decisione finale, e, finora, hanno scelto Trump.