Il forte uragano Rafael ha colpito la parte occidentale di Cuba il 6 novembre 2024, portando venti fino a 185 km/h. Questo evento ha causato il collasso totale del sistema elettrico nazionale, notevoli danni alle infrastrutture e allagamenti delle strade, bloccando i trasporti. Le immagini diffuse dai media locali mostrano i danni causati dalle mareggiate, con tetti metallici strappati e linee elettriche abbattute, mentre ampie zone della capitale sono state inondate.
Félix Estrada Rodríguez, direttore della distribuzione nazionale dell’Unione Elettrica, ha dichiarato in diretta televisiva: «Abbiamo avuto diversi distacchi della rete nella zona occidentale, che hanno causato oscillazioni nella frequenza del sistema, portando al suo completo collasso» (CNN). Secondo quanto riportato da Reuters, il Ministero dell’Energia e delle Miniere ha avviato immediatamente i lavori di ripristino dell’elettricità, ma il processo si prevede lungo.
Questo blackout arriva a sole due settimane da un altro grande blackout che aveva colpito l’isola, causato da gravi carenze infrastrutturali e dalla riduzione delle importazioni di petrolio, principalmente da Venezuela, Russia e Messico, che alimentano le vecchie centrali termoelettriche cubane. Inoltre, Rafael è il secondo uragano a colpire l’isola in meno di un mese, dopo l’uragano Oscar, che aveva già causato vittime e danni ad ottobre.
Nel frattempo, l’uragano Rafael ha perso forza durante la notte tra il 6 e il 7 novembre, passando da categoria 3 a categoria 2, mentre si dirige verso il Golfo del Messico, dove continua a essere monitorato per la sua traiettoria futura. Secondo quanto riportato dalla BBC, gli esperti prevedono che la tempesta potrebbe continuare a indebolirsi avvicinandosi alle coste degli Stati Uniti, dove si prevede che torni a essere una tempesta tropicale entro il fine settimana.
In un contesto di crescente instabilità climatica, il passaggio di Rafael segna un ulteriore punto critico per Cuba, già alle prese con un’infrastruttura energetica in crisi e una serie di sfide economiche che sembrano inarrestabili. L’uragano ha reso ancora più evidente la vulnerabilità di un paese costantemente sotto pressione.